C’è baruffa tra Carlos Tevez e Roberto Mancini. Nella settimana che precede il derby di Manchester il tecnico del City ha confermato doppie sedute di allenamento e l’argentino non è d’accordo. Come tutta la squadra. «I giocatori non sono contenti. Siamo alla fine di una stagione molto lunga e ci attendono ancora partite importanti. Siamo tutti stanchi eppure dovremo sostenere doppie sedute di allenamento, la mattina e il pomeriggio. E poi il giorno dopo altre due ore in campo. Non capisco. Ma lui è l’allenatore, io un giocatore quindi comanda lui. E lo accetto».



Tevez non ha neanche digerito il fatto che il suo club, ha tappezzato Manchester di poster con la sua immagine (e la scritta: «Benvenuto a Manchester») il giorno del suo acquisto. Lo stesso Alex Ferguson era rimasto molto arrabbiato «Non ho mai capito quali fossero le loro intenzioni. Cosa intendevano comunicare con quel poster? Darmi il benvenuto o far arrabbiare il Manchester United? Voglio che si sappia che non ho nulla a che fare con quel poster e che avrei preferito che non lo facessero. Ho il massimo rispetto per il club per il quale ho giocato».



 Il giocatore argentino non si è detto neanche d’accordo per l’esonero di Mark Hughes a cui è subentrato lo scorso dicembre proprio Mancini. «Non tocca a me prendere determinate decisioni ma io gioco sempre per il manager, e con lui stavamo andando bene. Sono rimasto sorpreso e dispiaciuto dalla scelta della dirigenza» Insomma per sancire la pace tra Tevez e Mancini a questo punto serve proprio una vittoria nel derby contro lo United.

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