Un derby che vale una stagione. Lazio – Roma è un incontro che trascende il singolo momento sportivo. Per i giallorossi c’è l’ obiettivo del quarto scudetto mentre per i biancazzurri la possibilità di fare lo sgambetto agli odiati cugini. Per parlare di questo match abbiamo interpellato Fernando Orsi, ex portiere, attualmente allenatore e opinionista della scuderia di Mediaset Premium. Nella sua carriera da giocatore ha iniziato proprio nelle giovanili della Roma. Poi è stato alla Lazio in due periodi differenti dal 1982 al 1985 e dal 1989 al 1998. Dal 2002 al 2004 è stato viceallenatore di Roberto Mancini nei biancazzurri e poi dal 2004 al 2007 all’Inter. Eccolo in questa intervista in esclusiva per il sussidiario.net.



Orsi è un Lazio – Roma speciale. Chi vede favorita?

Pronostico incertissimo, come per tutti i derby. Certo, c’è una cosa da dire, la Roma rischia certamente di più perché alla Lazio, soprattutto dopo gli ultimi risultati positivi, bastano due risultati su tre.

Per la Lazio c’è in ballo l’orgoglio di infliggere una sconfitta forse decisiva ai cugini…



Infatti, credo che in questo derby saranno le motivazioni a decidere il risultato, non il singolo giocatore. In questo senso la Lazio ha un’occasione d’oro, la Roma potrebbe avere paura di vincere, farsi condizionare dalla posizione in classifica in cui si trova e non riuscire a esprimere tutto il suo potenziale.

E’ d’ accordo che il derby a Roma è molto più sentito che a Genova, Torno e Milano?

Sono d’accordo al cento per cento. Il derby per Roma è una partita particolare, il più sentito non solo in Italia, ma anche in tutta Europa. Perché la rivalità a Roma è veramente profonda e radicata.



Ci spieghi meglio…

Il derby a Roma si vive tutto l’ anno. E’ una rivalità che si porta dietro in ogni momento della stagione.

Quali sono le radici di questa rivalità?

Questa rivalità esprime anche la posizione geografica di Roma, una città calda e "sudista". E’ anche, se vogliamo una faccia provinciale per Roma che ha costruito la civiltà nel mondo.

 

Sugli spalti è uno spettacolo incredibile…

Sugli spalti è veramente un grande spettacolo e chi non ha mai visto il derby di Roma ha perso veramente qualcosa di straordinario. E’ un eventio fantastico, grandioso, eccezionale…

 

Nel 2000, quando Roma e Lazio lottavano per lo scudetto… Per la Lazio lo scudetto del 2000 fu anche lo scudetto del centenario, e in più era il 2000, c’era il Giubileo.

 

Per la Roma?

Per la Roma vincere lo scudetto l’anno seguente fu una specie di rivalsa molto importante, una rivincita contro la Lazio scudettata.

 

Come si spiega questo campionato per la Lazio?

I motivi sono tanti. Forse aver vinto la Coppa Italia e poi la Supercoppa battendo l’Inter ha illuso un po’ tutti. Poi ci sono state le due vittorie iniziali ad aumentare questo stato d’animo. Se poi si aggiunge che nel corso della stagione si è dovuto rinunciare a giocatori come Ledesma e Pandev, si spiegano tante cose…

 

Lotito non ha colpe?

Lotito ha salvato la Lazio dal fallimento. Ha fatto quello che ha potuto.

 

Potrà la Lazio tornare ad essere competitiva e lottare per lo scudetto?

La Lazio ha un grande bacino d’utenza. Ha un potenziale di pubblico molto notevole, le premesse ci sono tutte, io sono fiducioso.

 

(Franco Vittadini)