“Io penso che partiamo 50%-50%”. José Mourinho da alla sua Inter le stesse possibilità del Barcellona di arrivare alla finale di Champions League. Il tecnico di Setubal ha parlato nella conferenza stampa di rito alla vigilia di Inter – Barcellona. “Nella partita di settembre a Milano per i primi dieci minuti e gli ultimi dieci sono stati superiori, ma per il resto è stata equilibrata. Nella partita di Barcellona nel girone loro hanno dimostrato una grande superiorità, vincendo tranquillamente e meritatamente. Loro sono bravi come erano a novembre, noi siamo molto meglio di allora. Per questo io penso che partiamo 50%-50%. La situazione psicologica è totalmente differente. Sappiamo che sarà difficile, ma dubito che loro non siano preoccupati di incontrarci”.



Mourinho poi rifuta l’etichetta di finale anticipata: “Non esistono finali anticipate. E’ una semifinale, solo chi vince gioca la vera finale, quella di Madrid. Lione e Bayern meritano tutto il rispetto, perché sono arrivati allo stesso punto nostro”. Messi toglie il sonno? “Dormo sempre prima della partita, il problema è dopo, troppa adrenalina. Messi è il pericolo numero uno, è un giocatore importante, che ha bisogno di attenzione importante. Per cultura mia non è possibile una marcatura a uomo. Non sarà uno contro Messi e dieci contro dieci, ma undici contro undici”



Iniesta sarà il grande assente di Inter Barcellona "Manca da tanto tempo, credo che il Barcellona abbia i mezzi per rispondere a questa assenza. Loro i più forti del mondo? Solo se rivincono la Champions". Sull’andata a San Siro "Quando ho vinto la Champions col Porto ho sempre avuto la prima partita in casa, e anche quando sono arrivato in semifinale con il Chelsea. Quest’anno sta succedendo la stessa cosa: la strada per me per arrivare avanti in Champions non è mai stata facile. Chiaramente sarebbe meglio il contrario" E sull’Odissea della squadra catalana, costretta al viaggio in bus "Se fosse successo a me avrei cercato di far diventare il viaggio una cosa che cementa il gruppo. Il viaggio in pullman è sicuramente scomodo, ma Bergkamp o Mariga preferirebbero sicuramente andare in bus piuttosto che in aereo. Noi siamo andati a Mosca contro una squadra che non giocava da una settimana, abbiamo trovato un campo di plastica e abbiamo giocato".

Leggi anche

SPILLO/ Mourinho, De Rossi e Spalletti: che incroci dietro la follia dei Friedkin