BARCELLONA INTER – Una partita decisiva, che potrebbe entrare nella storia del calcio italiano. E’ Barcellona – Inter, il retour match delle semifinali di Champions League. Per i nerazzurri passare il turno significherebbe tornare in finale dopo oltre trent’anni. Per parlare di questo incontro abbiamo interpellato Maurizio Compagnoni, inviato e voce di punta di Sky Sport, in esclusiva per ilsussidiario.net.



Compagnoni, c’è Barcellona – Inter, che ambiente troverà la squadra nerazzurra al Camp Nou?

Sicuramente carico. Il Barcellona sta cercando di preparare al meglio questa importante sfida. Addirittura ha chiesto ai suoi tifosi di arrivare con un’ora di anticipo rispetto al fischio d’inizio. Di solito infatti in Spagna gli stadi si riempiono all’ultimo momento.



Ci sarà un’atmosfera incredibile quindi…

Sì, ma non la stessa che si potrebbe trovare all? Old Trafford, o ad Anfield Road, oppure in altre città come Glasgow o in paesi come la Grecia e la Turchia, dove gli stadi diventano veramente una bolgia, un “inferno”.

Più caldo l’ambiente di Barcellona o quello di Madrid?

Un po’ più caldo quello di Madrid.

E’ comunque un tifo civile?

Finora è sempre stato così. Non ci sono mai state manifestazioni violente. Sarebbe la prima volta se succedesse e sarei molto meravigliato.

L’Inter come deve affrontare questa trasferta?



Con la mentalità giusta, che ha già avuto a Londra con il Chelsea e a Mosca con il Cska.

Ci sono pericoli particolari?

Il Barcellona è una grande squadra e Messi è il miglior giocatore al mondo. Ma se l’Inter gioca come ha fatto a San Siro anche la squadra catalana potrà fare veramente poco.

 

Pensa che Balotelli debba giocare?

Io non lo farei giocare. E’ imprevedibile. Può fare grandi cose come essere praticamente nullo, è un rischio che Mourinho non può certamente correre.

 

E se non giocherà Sneijder?

Può sempre recuperare, come ha fatto altre volte. Poi se Pandev sarà utilizzabile, un’idea sarebbe quella di proporre il tridente, con tre centrocampisti e il macedone in attacco, affiancato da Eto’o e Milito.

Cos’è che fa la differenza nell’Inter attuale?

Proprio la mentalità, il modo della squadra di entrare in campo e di affrontare ogni match.

E se l’Inter invece va a Barcellona per difendersi, non c’è il rischio che possa perdere con tanti gol di scarto?

No, il catenaccio non lo pratica quasi più nessuna squadra, tanto meno l’Inter. Penso che se va con la consapevolezza delle sue possibilità possa fare molto bene. Non è necessario che vada là per vincere, basta che dimostri la sua forza e sappia giocare come è capace.

E’ un’Inter che può fare il grande slam. Vincere tutto quest’ anno?

Sulla carta ha tutte le possibilità, anche perché il campionato si è messo proprio bene. Se accadesse sarebbe una stagione leggendaria.

 

(Franco Vittadini)