BARCELLONA INTER – Da ieri sera Mourinho non è più lo Special One ma il Mago. L’impresa dell’uomo di Setubal, riuscire a riportare dopo 38 anni la compagine nerazzurra in finale di Champions, è roba da altri tempi, appunto, da il Mago Herrera. Ne è pienamente convinto Massimo Moratti che al fischio finale di Barcellona Inter esplode: «Finalmente posso dirlo: siamo in finale, siamo in finale. Mourinho? Si, Mou è come Herrera…». Il patron nerazzurro è una Pasqua: «Sono felicissimo specialmente per i nostri tifosi. Magari saranno contenti anche gli altri, ma io penso al popolo nerazzurro ed è una soddisfazione che meritava da tempo. E’ magnifico, è magnifico».



Un Moratti che ha assistito alla gara fianco a fianco a Joan Laporta, numero uno del Barcellona: «Lui è stato assai carino – commenta il presidente nerazzurro – mi ha detto che tiferà per noi». E Moratti è forse il nerazzurro che più si merita questa finale di Champions League. Alla presidenza dal 25 febbraio 1995, il numero uno di corso Vittorio Emanuele è riuscito ad ottenere in Europa solo un trofeo, la Coppa Uefa nel 1998, sconfiggendo in finale la Lazio.



Magro il bottino in Champions League costitutito da una semifinale raggiunta nel 2003 contro il Milan e da tante eliminazioni brucianti. Ma ora è tutto diverso, l’Inter ha riacciuffato la finale dopo 38 anni ed ha la possibilità di ritornare sul tetto d’Europa a 45 anni dalla vittoria contro il Benfica siglata da Jair. Una finalissima che si terrà al Santiago Bernabeu il 22 maggio, stranamente di sabato, a 6 giorni dal compleanno del patron nerazzurro. E chissà che quest’ultimo non possa festeggiare il 65esimo anno di età in maniera particolare…

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