Per il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, l’Inter è la più forte e lo ha dimostrato anche in Champions League, ma i giallorossi se la giocheranno tutta fino all’ultimo minuto di campionato. E’ quanto ha dichiarato l’allenatore incontrando i giornalisti prima di Parma-Roma, sottolineando che dopo la sconfitta con la Sampdoria “la squadra sportivamente reagisce sempre, gli uomini di sport hanno questa forza d’animo incredibile, si perde, si vince, si pareggia e subito c’è la prossima partita”.
Contro una squadra temibile come il Parma, anche se per gli emiliani “c’è la doppia faccia, da una parte la serenità di aver raggiunto ciò che era nelle loro ambizioni. Anche se tatticamente lo sappiamo, le squadre di Guidolin pressano, si chiudono e ripartono sempre in contropiede, manovrati rapidi, veloci per cui queste sono le difficoltà che avremo domani. Anche perché sul campo di Parma ci sarà caldo, quindi dovremo essere molto intelligenti e determinati per far sì che alla fine il risultato ci sorrida”.
Naturale che il pensiero vada anche a Lazio-Parma, ma per Ranieri “la Lazio se la giocherà, poi l’Inter vincendo dimostrerà che è la più forte, come sta facendo anche in Europa. Certo, per la Lazio vincere sarebbe una grossa soddisfazione, magari inferiore a quella che era con la Roma”. Anche se il ct ammette che a questo punto del campionato “non siamo più arbitri del nostro destino, prima lo eravamo per cui non dipendiamo soltanto da noi”.

Ma ciò che vuole però il tifoso giallorosso è “vedere i suoi giocatori lottare su ogni palla a prescindere dal risultato. L’altra sera abbiamo perso, però ci hanno applaudito, hanno visto la squadra che ha dato tutto quello che aveva. Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa però questo è quello che vuole il nostro pubblico e noi dobbiamo darglielo”.
Non a caso a Parma ci saranno 6mila tifosi giallorossi. Per Ranieri, “significa che la squadra sta piacendo. E la squadra e i tifosi sono un tutt’uno. Il nostro motto è ‘non succede, ma se succede’… E loro sanno che ci devono dare quest’energia, questa spinta, questa voglia perché la squadra ha bisogno del proprio pubblico. Noi non abbiamo la forza di competere con l’Inter, non ho nessuna vergogna nel dirlo, però con l’aiuto, con la forza con l’energia che ci dà il nostro pubblico tutto può essere”
Ciò che l’allenatore non teme è un calo di adrenalina. “Io ce l’ho aumentata l’adrenalina – spiega -. Le cose sono difficili, alla squadra nessuno ha regalato nulla quest’anno. È abituata a cadere e rialzarsi. Dovremo farlo di nuovo”.
Sulla formazione invece Ranieri non si sbilancia: “Le valutazioni le faccio stasera. La squadra è tale perché si conoscono tra loro. Ma non deciderò di fare giocare un singolo giocatore perché sta meglio di un altro. No. La squadra è un insieme di piccoli meccanismi che chi gioca ha imparato a memoria. Queste sono le mie considerazioni”.



 

 

E sulla finale di Europa league tra Fulham e Atletico Madrid, il tecnico ammette: “Col Panathinaikos abbiamo sbagliato dieci minuti qui e dieci lì. Ci sta. Però può darsi che quella caduta ci abbia dato la spinta per allenarci ed essere competitivi e continuare a sognare in campionato. A me è dispiaciuto tantissimo uscire dall’Europa, non vorrei rinunciare a nulla, ma va accettata la sconfitta e rimboccarsi le maniche. Va bene così”.
E anche dopo la sconfitta con la Samp, la reazione del pubblico è stata grandiosa. “Da subito avrò ricevuto tra lettere e messaggi non so quanti ‘credeteci’, ‘non mollate’, ‘continuate’ – rivela Ranieri -. Questo è quello che vuole la gente. Io ero così da giocatore, non sono stato un campione ma ero uno che non mollava. Per me l’importante è dare tutto sul campo. Poi se l’altro è più forte gli si stringe la mano”.
Mentre sulla mancanza di contemporaneità tra le gare a tre giornate dal termine, non manca di polemizzare: “Questo andrebbe rivisto. In Italia non è giusto”.
L’arbitro di domani è Rocchi, che aveva Napoli-Roma in una delle gare incriminate per quanto riguarda gli episodi da rigore valutati con due metri differenti. “Se gli arbitri fossero stati invertiti – conclude Ranieri – saremmo stati alla grande. È un gioco, a me soddisfa sempre. Con Rocchi avremmo avuto il rigore, con Damato a Napoli non avremmo avuto il rigore contro. È così…”.


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