Grande festa per giocatori e tifosi nerazzurri che dopo sette anni riassaporano le emozioni di una semifinale di Champions League. Manca un solo ostacolo per la finale di Madrid, un grosso ostacolo. Dinanzi alla formazione di Mourinho ci saranno i Campioni d’Europa in carica, il Barcellona di Pep Guardiola, che ieri hanno letteralmente demolito l’Arsenal di Wenger. Solitamente nel libro delle frasi fatte dei tecnici c’è sempre la parola gruppo accanto ad ogni vittoria, ma ieri è stato diverso, perchè la vittoria è arrivata grazie ad un solo giocatore, Lionel Messi, senza ombra di dubbio il più forte giocatore del mondo.



Non solo, perchè nonostante qualche vecchio nostalgico del passato continua a gridare allo scandalo quando si accosta la “Pulce” argentina con Diego Armando Maradona, il paragone c’è tutto. E’ lui il vero edere del “Pibe de Oro”, è lui il giocatore capace non solo di risolvere la partita con una giocata, ma di gestirla a proprio piacimento. Ieri l’Arsenal dei giovani terribili di Wenger ha cullato il sogno qualificazione solo per qualche minuto, fino a quando Lionel Messi ha deciso di far vedere al mondo che può fare qualsiasi cosa, anche segnando quattro gol in un quarto di finale, avvenimento mai successo in Champions League o Coppa Campioni.



Ci sono stati altri "pokeristi", come Van Nistelrooy, Prso, Simone Inzaghi e Marco Van Basten, ma mai nei quarti di finale. Fermare Messi sarà sicuramente il pensiero numero uno di Josè Mourinho. Certo il Barcellona gioca in maniera stupenda, ci sono altri uomini chiave come Xavi, Iniesta, Ibrahimovic (l’ex che sogna di sbattere fuori i nerazzurri), ma è Messi che fa la differenza, che cambia l’esito della gara. A questo punto viene da chiedersi come potranno i nerazzurri limitare il raggio d’azione del calciatore argentino che, se qualcuno non l’avesse notato, ha parzialmente cambiato posizione, entrando più nel vivo della manovra in una posizione decentrata.



 

Sicuramente ci vorrà un’Inter stile Stamford Bridge, molto importanti saranno i rientri a centrocampo dei vari Eto’o e Pandev (o Balotelli), che potranno portare superiorità numerica in mezzo al campo ed intasare gli spazi per il "marziano" sudamericano. Bisognerà fare molta attenzione perchè sembra che questo è il periodo d’oro di Messi, che ha segnato in maniera spaventosa nell’ultimo periodo con due triplette ed il poker all’Arsenal. Un solo ostacolo prima della finale per l’Inter di Josè Mourinho, lo abbiamo detto in precedenza, ma la paura del "marziano" è talmente tanta che è già diventato l’incubo numero uno dei tifosi nerazzurri.

 

(Claudio Ruggieri)