Gigi Simoni è stato allenatore dell’Inter dal luglio 1997 al novembre 1998, protagonista in panchina di quel campionato passato alla storia proprio per un Juventus – Inter decisivo per lo scudetto, molto discusso per alcune scelte arbitrali. «Se vuole parlare delle intercettazioni, le dico subito che dal 2006 non le seguo più. Mi viene la nausea – ha spiegato Simoni a Libero – Se proprio devono riassegnare uno scudetto, non è quello 2005/06 ma il mio, quello del`98. Le intercettazioni portano alla luce cose che tutti, nel calcio, bene o male sapevano da tempo. Non mi sorpresero quelle sulla Juventus, non mi sorprendono nemmeno quelle di questi giorni isull`Inter».



E le voci di Facchetti a colloquio con Bergamo? «Non so, quando in tv mi imbatto nelle intercettazioni cambio canale. Ma su una cosa sono pronto a giurare: con Giacinto, all`Inter, non ho mai avuto il sospetto di manovre illecite. Tutto avveniva alla luce del sole. E poi scusi, se lo ricorda il campionato 1997/98?. Quello del “contrasto” Iuliano-Ronaldo a Torino… Qualche tempo fa ho incontrato il padre di luliano: mi ha detto che il figlio ammise che era rigore… L`anno scorso l`arbitro di allora, Ceccarini, disse che era fallo a due in area. Magari tra altri 11 anni riconoscerà che era rigore… Piccole consolazioni». Anche se sono altri i fatti che hanno fatto infuriare Simoni «Lo sono ancora infuriato. Perché quell`episodio fu il più eclatante,ma non quello che mi fece arrabbiare di più. Il gol annullato all`Empoli contro la Juve, per esempio, mi ha fatto dire: “Qui c`è qualcosa che non va”. Ecco perché se dovevano riassegnare uno scudetto, magari avrebbero dovuto fare un pensierino a quella stagione».

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