Due sono i temi caldi del basket azzurro: il domnio incontrastato della Mensana e i problemi della Nazionale. Ne abbiamo parlato, in esclusiva per ilsussidiario.ner con Simone Pianigiani allenatore sia dell’imbattibile Siena che degli azzurri in cerca di riscatto.

Quali sono i motivi di questa dittatura di Siena? Toglie intereresse al campionato?



I motivi sono un grande gruppo di lavoro ed una grande organizzazione che sta dietro alla squadra, oltre che un gruppo di giocatori eccezionali nell’applicazione quotidiana e nel desiderio di migliorare ogni giorno il loro livello. Non credo che il nostro dominio tolga interesse al campionato, perché c’è grande equilibrio e noi siamo stati semplicemente più bravi, ma questo non deve suonare come un modo per vedere i valori in maniera non obiettiva.



Quali sono i suoi meriti in queste vittorie?

Difficile fare percentuali, certamente, come tutte le persone in un gruppo di lavoro che in questi anni non si è mai risparmiato, ci sono anche io.

E quali i meriti della società?

Senza una società organizzata al meglio sarebbe stato impossibile raggiungere risultati come questi. E’ chiaro che parte tutto da lì.

I giocatori più determinanti in questi successi?

Tutti, senza retorica. Si vincono e si perdono partite e campionati per dettagli, quindi ciascun giocatore si è rivelato realmente decisivo.

Qual è il rapporto tra la Mensana e la città di Siena?



Straordinario, c’è un legame profondo ed una partecipazione che anche la squadra che va in campo sente in maniera particolare.

Chi vede come principali rivali per questo scudetto 2010?

Difficile da dire, per me l’avversario più difficile è sempre il prossimo che incontreremo e d’altra parte sono fermamente convinto del grande equilibrio di cui parlavamo prima. Ovviamente sulla carta squadre come Milano, Roma e Bologna sono attrezzate per arrivare in fondo e con una lunghezza di roster tale che in un playoff può rivelarsi determinante.

Quali sono stati invece i problemi in Eurolega?

 

Nessuno se non il fatto che ci sono squadre con budget e roster imparagonabili con la situazione italiana. Noi siamo orgogliosi per le grandi partite, per le grandi vittorie e per il rispetto che ci siamo conquistati in Eurolega. Magari avremmo voluto qualche infortunio in meno, ma purtroppo, non avendo una rosa infinita, gli infortuni e gli acciacchi ci stanno.

La Nazionale può risalire? Cosa manca perché questo succeda?

Non lo sappiamo perché oggi c’è un equilibrio diffuso e può succedere di tutto. E’ chiaro che noi dobbiamo ripartire con grande carica perché una nazionale entusiasta e supportata da tutto il movimento può fare la differenza in positivo.

I tre giocatori italiani Nba possono dare il loro contributo in questo senso?

Due forse sì, visto che il terzo (Gallinari, ndr) non verrà.

 

Quali sono le Nazionali più forti e organizzate e per quali motivi?

Difficile dirlo adesso perché non si può sapere quali saranno le varie situazioni di infortuni e defezioni. Di sicuro il nostro è il girone di qualificazione più difficile.

 

Cosa manca al basket italiano per risalire la corrente?

E’ l’ora di finirla di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto. In italia c’è il campionato più equilibrato d’Europa, dove le partite sono combattute e ogni domenica c’è grande spettacolo. Quindi non capisco perché ci dobbiamo sempre sparare addosso.

 

(Franco Vittadini)