Marcatori: 57′ Milito (I)
4-1-4-1: Curci; Rosi, Terzi, Cribari, Del Grosso; Codrea; Ghezzal, Vergassola, Ekdal, Jaialo; Maccarone.
A disp: Ivanov, Brandao, Malagò, Tziolis, Jarolim, Reginaldo, Calaiò. All. Malesani.
4-2-3-1: Julio Cesar; J.Zanetti, Samuel, Materazzi, Maicon; Cambiasso, Thiago Motta; Eto’o, Sneijder, Balotelli; Milito.
A disp: Toldo, Lucio, Chivu, Stankovic, Muntari, Mariga, Pandev. All. Mourinho.
Morganti.
11′ Del Grosso, 17′ Cribari
LE PAGELLE DEI NERAZZURRI
Julio Cesar 6: un brivido nel finale quando gli sfugge un cross innocuo di Rosi.
Maicon 6: Ghezzal gli piomba addosso e gli limita le accellerazioni, però è vivo.
Materazzi 6,5: controlla bene Maccarone prima e Calaiò dopo con l’aiuto di Samuel.
Samuel 7: un muro in difesa, dalle sue parti non si passa.
J.Zanetti 7,5: l’azione del gol vittoria di Milito è merito di questo giovanotto di 37 anni che è stato protagonista di un campionato strepitoso. E pensare che Maradona lo ha nuovamente ignorato per i Mondiali. I misteri del calcio….
Cambiasso 6,5: Malesani ha imbottito il centrocampo e per l’argentino non è stata vita facile.
Thiago Motta 6: troppo lento e compassato facilita il compito della mediana del Siena.
Eto’o 6,5: bene sia in fase difensiva che in quella offensiva, solito contributo importante alla causa nerazzurra.
Sneijder 5,5: non riesce a scrollarsi la marcatura asfissiante di Vergassola, spesso deve arretrare troppo il raggio d’azione.
Balotelli 6,5: migliore in campo nel primo tempo coglie una traversa con una bella girata al volo. Nel secondo tempo si spegne un po’ e Mourinho lo sostituisce.
Milito 7,5: è lui l’uomo scudetto, sigla il 22esimo gol in campionato, sicuramente il più importante.
Pandev 6: ingaggia un duello personale con l’ex romanista Rosi, nel finale non sfrutta a dovere un prezioso contropiede.
Stankovic 6,5: entra subito nel vivo del match e coglie una traversa nel finale.
Chivu 6: entra per difendere il prezioso vantaggio, anche se Jaialo è un brutto cliente.
Mourinho 7: secondo scudetto consecutivo in due anni in Italia, anche se oggi la sua Inter non è stata brillante. Adesso potrà pensare a Madrid, la finale di Champions League ovviamente.
(Claudio Ruggieri)