Sabato sera l’Inter di Mourinho sfiderà il Bayern Monaco nella finale di Champions League. Un successo permetterebbe ai nerazzurri di compiere il famoso “grande slam”, ovvero la vittoria della Champions League, dello Scudetto e della Coppa Italia. Ma in casa Inter si parla anche del futuro di Mourinho che potrebbe essere lontano da Milano e dei possibili sostituti. Di tutto questo ne abbiamo parlato, in esclusiva per iIsussidiario.net, con Riccardo Ferri, ex giocatore dell’Inter degli anni 90′.
La finale di sabato è la partita più importante degli ultimi 30 anni di storia nerazzurra. Come ha visto la formazione di Mourinho dal punto di vista fisico e mentale?
Molto bene, ho visto la partita di Siena e sono rimasto sorpreso positivamente perchè la squadra corre, gioca, lotta su ogni pallone, fisicamente sta bene. Anche mentalmente vedo i giocatori pronti ad un match così importante. E’ una squadra che non molla mai, un gruppo forte anche grazie alle numerose partite giocate in inferiorità numerica.
Cosa o chi dovrà temere l’Inter della formazione tedesca?
Il Bayern Monaco assomiglia molto all’Inter, anche i bavaresi sono una squadra tosta, che aggredisce l’avversario e lotta fino alla fine. Ci sono molti giocatore importanti, come Robben, Van Bommel, Schweinsteiger, Muller, Lahm, Olic, tutti calciatori che militano nelle loro Nazionali, per questo dico che è l’intera squadra a far paura. Certo, l’assenza di Ribery è un vantaggio per i nerazzurri, ma si tratta di un piccolo vantaggio.
Lei chi preferisce Mourinho o Van Gaal?
Sono entrambi grandi allenatori che si sono fatti conoscere al grande calcio per i loro successi. Non so il modo di lavorare di Van Gaal, conosce bene invece come lavora il portoghese, per questo mi tengo stretto Mourinho.
In questi giorni si parla spesso del possibile addio del portoghese, quale è la sua impressione?
Onestamente si sta parlando troppo del futuro di Mourinho, può essere controproducente farlo alla vigilia di un match importantissimo come quello di sabato sera. Con tutto il rispetto per il portoghese bisognerebbe pensare di più all’Inter. In questi giorni ci sono stati alcuni comportamenti che fanno presagire ad un possibile addio del tecnico portoghese, se dovesse andare via a malincuore lo si dovrebbe salutare e augurargli il meglio, anche perché è sempre meglio non trattenere un allenatore che non vuole restare.
Per la sua sostituzione si parla di Benitez, Capello e Mihajlovic. Lei per chi opterebbe?
L’Inter è una squadra che gira a mille, ha un parco giocatori importante, per questo ci vorrebbe un tecnico con una forte personalità. Benitez è l’uomo giusto perché ha esperienza, carisma e conosce bene l’italiano, fatto che non guasta. Però se la società volesse intraprendere un discorso diverso con un tecnico giovane ed emergente allora punterei su Mihajlovic che mi sembra il più bravo tra i giovani tecnici in Italia: ha carisma e conosce l’ambiente.
Parlando della vittoria dell’Inter in campionato, se dovesse scegliere il protagonista principale su chi cadrebbe la scelta?
Senza ombra di dubbio su Milito, con tutto il rispetto per i vari Zanetti e Cambiasso. L’ex Genoa ha dimostrato di essere un attaccante fenomenale, capace di finalizzare al meglio la grande mole di gioco dell’Inter, si è dimostrato un goleador vero ed è stato protagonista in tutti i match, non solo nella partita decisiva contro il Siena…
(Claudio Ruggieri)