Il 18esimo Scudetto è andato in archivio, ora l’Inter di Massimo Moratti è concentrata sulla finale di Champions League in programma sabato a Madrid contro il Bayern Monaco. Tornando al campionato diamo i voti ai protagonisti della vittoria nerazzurra.
Milito 10: attaccante straordinario, troppo sottovalutato dalle grandi società d’Europa. E’ arrivo a Milano in punta di piedi senza sentire troppo il fantasma di Ibrahimovic. Sigla 22 reti in campionato e risulta decisivo in ogni grande match non solo per il suo grande fiuto per il gol ma anche e soprattutto per la sua intelligenza tattica al servizio dei compagni.
Zanetti 10: merita il voto massimo il capitano nerazzurro che alla faccia dei 37 anni d’età gioca ogni partita con la stessa intensità e con la stessa voglia. Centrocampista o terzino sinistro poco importa, la dedizione e lo spirito di gruppo lo portano ad essere un esempio dentro e fuori dal campo, un sacrilegio la mancata convocazione di Maradona ai prossimi Mondiali.
Cambiasso 9,5: solito grande protagonista della stagione dell’Inter, l’argentino ha dimostrato tutto il suo valore sdoppiandosi a centrocampo nel ruolo di diga davanti alla difesa con compiti d’impostazione e “allenatore” in campo che consiglia ai propri compagni la cosa giusta da fare. Altro “scempio” di Maradona.
Mourinho 9: meriterebbe anche lui un dieci perchè in panchina ha dimostrato di essere uno dei migliori al mondo. Il momento peggiore dell’Inter è coinciso con la mancanza in panchina dello Special One, segno evidente di quanto conti la figura del tecnico portoghese. Il voto in meno è proprio per le troppe polemiche innescata dal lusitano che a volte hanno penalizzato la squadra.
Sneijder 9: arriva dopo un lungo tira e molla e con l’etichetta di “scarto” del Real Madrid. Decide di dimostrare ai madrileni e al mondo del calcio che è un fior di giocatore. Entra perfettamente nello scacchiere tattico di Mourinho dove offre tanta duttilità, a lui è affidato il compito di accendere la luce nel gioco nerazzurro, decisivo in molti incontri soprattutto con le sue velenose punizioni. Da tempo all’Inter mancava un giocatore di classe di questa dimensione.
Eto’o 8,5: arrivato in Italia con la fama di “prima donna”, il camerunense ha dimostrato uno spirito di sacrificio difficilmente visibile in altri giocatori. Ha lasciato a Milito il compito del goleador e si è messo a disposizione del gruppo facendo il “gregario”, sacrificandosi in copertura umilmente, dimenticando di aver segnato caterve di gol nel Barcellona e di aver vinto 2 Champions League da protagonista con un gol in entrambe le finali. Ovviamente il suo dovere in zona realizzativa lo ha svolto in maniera ottima.
Samuel 8,5: è tornato il vero “The Wall”, come lo chiamavano a Roma i tifosi giallorossi. Impeccabile in difesa accanto al compagno di reparto Lucio, uomo cardine della retroguardia nerazzurra ha riconquistato il posto da titolare anche nella Nazionale argentina.
Lucio 8: ha voluto dimostrare che è capitano della Nazionale brasiliana non per caso, l’ex Bayern Monaco ha avuto un rendimento “a crescere”, culminato con la stupenda prestazione di Napoli quando da solo ha fermato l’intero reparto offensivo dei partenopei. Le uniche pecche contro Atalanta e Catania.
Maicon 7,5: un finale di stagione da 10 e lode con il fantastico gol alla Juventus che ha sbloccato un match difficile. Peccato per l’inizio di campionato con un rendimento incostante, per certi versi irritanti. Ma si è rifatto alla grande.
Julio Cesar 7: quest’anno è stato protagonista nel bene soprattutto ma anche nel male. Non è stato lo stesso Julio Cesar dello scorso anno soprattutto nella seconda parte di stagione forse a causa dell’incidente stradale prima del match contro il Chelsea. Da quel momento qualche "papera" di troppo a Roma in particolare e poi a Firenze. Domenica scorsa ha spaventato milioni di tifosi nerazzurri per un cross innocuo non trattenuto a dovere.
Pandev 7: arrivato a gennaio a parametro zero, è stato protagonista subito con la bella punizione nel derby di ritorno per il due a zero dell’Inter sul Milan. Come Eto’o si è sacrificato molto in copertura permettendo a Mourinho di schierare il modulo 4-2-3-1, nel finale di campionato è rimasto in riserva, comprensibile dopo quasi un anno di inattività.
Thiago Motta 7: campionato a fasi alterne per l’ex Genoa che ha iniziato alla grande con il bel gol nel derby d’andata contro il Milan. Nella fase centrale della stagione si è un po’ perso colpa dei soliti problemi fisici ma si è ripreso alla grande come dimostra la doppietta contro il Bologna.
Chivu 7: ci vuole coraggio a rientrare in campo dopo l’operazione alla testa per la frattura del cranio nel primo match del 2010 contro il Chievo. Invece il romeno è tornato in forma immediatamente giocando da terzino sinistro e togliendosi lo sfizio di siglare il primo gol con la maglia dell’Inter con un sinistro dalla distanza nel match contro l’Atalanta.
Stankovic 7: lavoratore instancabile il serbo, quest’anno ha dovuto condividere il campo con la panchina senza mai alzare polemica. Solita grande classe mostrata in particolare nel grandissimo gol da centrocampo nel match di Marassi contro il Genoa.
Balotelli 6,5: meriterebbe di più perchè quest’anno è migliorato in zona gol e ha dimostrato di avere numeri da grande campione. Ma nel calcio ci sono tanti aspetti, soprattutto il rispetto verso le scelte del tecnico e verso i compagni, ed il giovane talento nerazzurro spesso non è riuscito ad essere corretto verso l’intero mondo nerazzurro.
Materazzi 6,5: poteva andare via ad inizio stagione visto che c’erano alcune offerte interessanti, è rimasto ben conscio della grande concorrenza. E’ rimasto in panchina dimostrando il grande attaccamento verso la società ed i tifosi, quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente, dimostrando di essere un vero Campione del Mondo.
Mariga 6,5: anche lui sbarcato alla Pinetina a gennaio come Pandev, il primo keniota nella storia dell’Inter ha dimostrato di avere molti "neuroni" per dirla alla Mourinho. Ragazzo promettente e intraprendente, contro l’Atalanta la sua migliore partita in cui va vicino al gol (il suo tiro è deviato dalla schiena di Muntari).
Muntari 6: ha giocato meglio nella scorsa stagione, forse quest’anno ha sentito troppo la concorrenza a centrocampo. Disastroso nel match contro il Catania, da quel momento non è riuscito a rifarsi.
Vieira 6: è volato al City di Mancini a gennaio per cercare più spazio, il francese ha comunque dato il suo contributo nelle poche volte in cui il suo fisico permetteva di mandarlo in campo.
Santon 6: un anno certamente da non ricordare soprattutto dal punto di vista fisico, ma è giovane e ha tutte le qualità per rifarsi.
Quaresma 5: Mourinho in più di una circostanza ha cercato di dargli nuovamente fiducia, ma togliendo il bel match contro la Fiorentina, l’ex Porto non ha brillato.
Mancini 4,5: nessuna prestazione degna di nota, a gennaio è sbarcato al Milan.
Arnautovic, Orlandoni, Toldo s.v.
(Claudio Ruggieri)