Mancano ormai due giorni alla finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco. Abbiamo chiesto a Pierfrancesco Archetti, giornalista della Gazzetta dello Sport, di parlarci, in esclusiva per ilsussidiario.net, della formazione tedesca, dei suoi punti di forza e dei suoi punti deboli.

Sabato sera l’Inter affronterà il Bayern in Champions League. Che avversario troveranno di fronte i nerazzurri?



Un avversario più forte di quanto non si pensi in Italia, una squadra che è in salute, lotta, corre, ha fame di successi. Il Bayern Monaco fino a sabato sera (finale di Coppa di Germania contro il Werder Brema) aveva giocatori che correvano in maniera incredibile, non penso abbiano smarrito lo stato di forma in una settimana.



Nella prima parte della stagione il Bayern era in piena crisi e si parlava di un possibile esonero di Van Gaal, poi cos’è successo?

Loro sono stati in crisi soprattutto ad inizio stagione, con l’avvio in campionato peggiore degli ultimi 43 anni. Il picco della crisi è arrivato a novembre, con la squadra ad un passo dall’eliminazione in Champions League. Sarebbe bastata la vittoria della Juventus sul campo del Bordeaux già promosso agli ottavi per eliminare i bavaresi, invece i bianconeri persero quel match e soprattutto furono travolti dal Bayern Monaco in quella “finale” di Torino che ha permesso ai tedeschi di approdare agli ottavi. Da quel momento è iniziata la cavalcata del Bayern in campionato ed in Europa. All’inizio si è anche parlato del possibile esonero di Van Gaal, ed infatti l’olandese sarebbe stato cacciato se la Juventus non avesse perso a Bordeaux, il sistema di gioco dell’ex tecnico dell’Az Alkmaar trova sempre difficoltà all’inizio, ma poi i giocatori del Bayern Monaco lo hanno assimilato.



Molti prevedono una finale molto tattica tra due squadre abbastanza simili, lei è d’accordo?

Non sono così simili, inoltre quando c’è di mezzo Mourinho ogni partita diventa tatticamente difficile. Il portoghese non è un difensivista, lui non fa giocare la squadra avversaria, la prosciuga per poi scagliare il colpo decisivo. Van Gaal invece usa molto il possesso palla quando è in difficoltà, anche perchè in qualsiasi momento può usare l’arma della verticalizzazione grazie alla velocità di Robben, il Bayern Monaco usa dei “cost to cost” che rompono il muro tattico.

A cosa o a chi dovrà fare maggiormente attenzione l’Inter?

Robben sicuramente è la scelta più scontata, l’olandese attraversa un grande momento di forma dopo i problemi fisici di dicembre che lo hanno tenuto lontano dai campi di gioco per un po’ di tempo. Segna da tre mesi in maniera continua, impegna solitamente tre uomini in marcatura, il terzino sinistro, l’esterno sinistro di centrocampo e l’interno sinistro della mediana. Io terrei d’occhio anche il giovane Mueller, attaccante molto abile negli inserimenti, ha un ottimo fiuto del gol, non dà punti di riferimento, segue i tagli di Robben, può essere la spina nel fianco della difesa nerazzurra.

Quale è il punto debole dei tedeschi?

I due centrali di difesa senza dubbio perchè Van Buyten soffre terribilmente palla a terra, non segue il movimento rapido degli attaccanti e spesso viene tagliato fuori. Contro la Fiorentina i gol di Vargas e Jovetic sono scaturiti da due errori del gigante belga. L’altro centrale è Demichelis, l’argentino è più bravo ma si fida troppo delle sue qualità e spesso commette degli errori gravi. Lo scorso anno il Bayern Monaco giocava con Lucio e Demichelis ed entrambi a turno commettevano qualche ingenuità. L’altro punto debole è il terzino Badstuber, lui nasce come centrale ma Van Gaal ha dovuto dirottarlo a sinistra perchè le altre opzioni non lo convincevano. Anche lui se preso in velocità soffre molto, anche se con la squalifica di Ribery avrà maggiore copertura da parte di Altintop.

 

Quale sarà, secondo lei, il duello più interessante del match?

Sicuramente Milito contro i due centrali sarà un bel duello, ma anche Robben contro Zanetti anche se come terzino dovrebbe giocare Chivu. Ma l’argentino sicuramente darà una mano in copertura come è successo contro Messi. In Germania parlano di un "nonno contro Robben" riferendosi a Zanetti, ma il capitano nerazzurro nonostante i 37 anni ha dimostrato di essere in forma e anche se non velocissimo riesce ad essere molto bravo in marcatura. Anche a centrocampo la sfida tra i due olandesi Van Bommel-Sneijder sarà molto divertente, anche perchè il primo "picchia" di brutto in mezzo al campo.

 

Ci sarà la sfida tra Van Gaal e Mourinho, per il primo vincere la Champions League potrebbe essere la rivincita verso il grande calcio che lo ha scaricato troppo presto, per il secondo sarebbe la consacrazione…

Van Gaal si è fatto fuori da solo perchè dopo l’avventura con l’Ajax e con il Barcellona ha fallito come C.t. dell’Olanda e non è andata bene neanche la seconda parentesi con i blaugrana. La sua fortuna è stata l’aver vinto il campionato olandese con l’Az Alkmaar, altrimenti non sarebbe più rientrato nel grande calcio. Se dovesse vincere anche la Champions League rimarrebbe in Germania almeno per i prossimi dieci anni godendosi una pensione dorata, anche se non ne aveva sicuramente bisogno. L’altro, Mourinho, è un irrequieto, non può rimanere più di due-tre anni nello stesso posto. Certo se riuscisse a vincere in sei anni due Champions League con due formazioni diverse sarebbe l’apoteosi per lui e sono sicuro che cercherebbe di vincere la terza con il Real Madrid.

 

Ci sono particolari differenze tra Van Gaal e Mourinho?

Entrambi sono molto bravi nel preparare i giocatori psicologicamente prima del match. Quest’anno Van Gaal ha dovuto sconfessare il suo credo calcistico del 4-3-3 perchè all’inizio aveva tre punte centrali in rosa: Toni, Gomez e Klose ed il solo Ribery come esterno, perchè Robben non era ancora arrivato. Diciamo che la differenza principale è che l’olandese ha cambiato idea rispetto al suo tradizionale sistema di gioco.

 

Ci potrebbe essere anche la sfida tra due dei migliori giovani del panorama mondiale, Mueller contro Balotelli. In questo momento chi è più forte e chi è più utile alla squadra?

In questo momento il più utile alla squadra è sicuramente il tedesco, ragazzo umile che lo scorso anno giocava in Serie C ed oggi invece è convocato dalla Nazionale tedesca per i Mondiali grazie ai 20 gol in stagione. Un giocatore che in campo è corretto con tutti, si scusa con i compagni quando sbaglia un passaggio è ben visto da Van Gaal anche e soprattutto per la sua intelligenza tattica. L’altro invece è talento puro, sicuramente è il più forte dei due, solo che spesso non ha testa, litiga con tutti, vuole diventare il più forte giocatore del mondo e potrebbe farcela viste le qualità, ma bisogna usare anche la testa.

 

Chi vincerà la Champions League?

Un mese fa avrei detto sicuramente l’Inter, oggi dico che i favoriti sono ancora i nerazzurri ma sono troppo nervosi e tesi, mentre il Bayern Monaco è più calmo, loro sanno di aver fatto già una grande stagione, per questo giocheranno più rilassati. Questo mese ha giovato più ai bavaresi che ai nerazzurri.

 

(Claudio Ruggieri)