Una squadra straordinaria che ha compiuto un’impresa incredibile vincendo tre competizioni nella stessa stagione e realizzando il grande slam. L’Inter di Mourinho, di Massimo Moratti e Diego Milito, ma anche di tutti i giocatori che hanno contribuito a questo successo e dei suoi tifosi che sono letteralmente impazziti di gioia a Milano e in tutta Italia, per una vittoria nella massima competizione europea che mancava dal 1965. Per parlare di questo e di Inter in particolare abbiamo interpellato Alessandro Altobelli, una delle bandiere di questo club. Lui era stato protagonista in quello stesso stadio nel 1982, allora al Santiago Bernabeu contribuì in maniera decisiva al successo contro la Germania nella finale del Mondiale di Spagna, segnando il gol del 3- 1. Eccolo in questa intervista in esclusiva per ilsussidiario.net



Altobelli, questa Inter è straordinaria…

Una squadra incredibile. Tre vittorie fantastiche per un grande slam da leggenda del calcio. Non ci sono altre parole.

E’ il fattore “M” che ha deciso questa finale e le vittorie in Coppa Italia e in Campionato. M come Massimo Moratti, Josè Mourinho e Diego Milito…



Tutti e tre decisivi in questi successi. Eccezionali. Massimo Moratti ha costruito con la sua passione questa Inter. A lui veramente un grazie di cuore.

E Josè Mourinho?

Un grandissimo allenatore. Uno che ha vinto la Champions con il Porto, ha vinto campionati in Portogallo, Inghilterra e Italia. Penso che se lascerà l’Inter per la Spagna e il Real Madrid si ripeterà anche là.

Diego Milito?

Un attaccante di razza, con un senso del gol incredibile e quelli che segna sono tutti straordinari e importanti. Se manterrà questa condizione e se giocherà titolare nell’Argentina potrebbe fare un grande Mondiale.



Si può fare un paragone tra lei e Milito?

Tempi diversi e modo di giocare differente…

Altri protagonisti di questa vittoria e di tutte quelle di questa stagione?

Tutta la squadra dell’Inter. Non si possono dimenticare Julio Cesar, Samuel, Cambiasso e gli altri giocatori. E’ una vittoria della squadra e di tutte le componenti che hanno reso grande questo club.

 

Sabato sera al Bernabeu non le è venuto in mente per un attimo quella notte del Mundial 1982 ai gol di Milito?

Certo che mi è venuto in mente. Ho provato un’emozione incredibile e ho pensato a quella sera di luglio. Devo ammettere che assistendo ai gol di Milito ho ripensato a quel gol che feci nella finale con la Germania.

Madrid porta bene al calcio italiano…

Bisogna ammetterlo. Madrid porta bene. E sabato, come l’11 luglio 1982 abbiamo affrontato formazioni tedesche, una coincidenza incredibile.

 

Che emozioni dà giocare al Bernabeu?

Qualcosa di particolare. Qualcosa che non si può raccontare solo con le parole. E’ veramente uno stadio fantastico.

 

I tifosi nerazzurri a Milano e in tutta Italia sono impazziti di gioia…

Lo comprendo. Era dal 1965 che questa Coppa non si vinceva. Anch’io da tifoso dell’Inter ho sofferto e gioito fino in fondo

 

Ora c’è la Coppa Intercontinentale da vincere…

Sarebbe bello se ci fosse un Campionato del Mondo per club con più squadre. Ma intanto bisogna cercare di vincere questa Coppa e l’Inter ha tutte le possibilità di farlo. Diventare campioni del mondo è uno degli obiettivi principali per la prossima stagione.

 

(Franco Vittadini)