Javier Zanetti in video chat sul sito del Corriere della Sera. Il capitano dell’Inter ha parlato di Moratti, Mourinho, futuro della squadra e gioia per le vittorie di quest’anno. A proposito di Moratti, Zanetti ha detto di considerarlo un padre: “Per me Moratti è come un padre, per tutto quello che mi ha dato e per il fatto di aver creduto in me quando ero uno sconosciuto, non lo dimentico”. Il capitano dell’Inter, Javier Zanetti, in video-chat organizzata a Il Corriere della Sera, parla dell’ex tecnico Mourinho, di Moratti, dell’Inter. “. Io credo che mister Mourinho in questi due anni abbia fatto un ottimo lavoro insieme a noi e noi volevamo continuare con lui questo cammino di successi, ma lui ha preferito la sfida con il calcio spagnolo e noi gli auguriamo ogni bene”.



A proposito di Mourinho ha poi anche detto: “Mourinho ha personalità forte e idee molto chiare. Quale allenatore vorrei ora? È difficile scegliere, ci sono tanti allenatori che possono fare bene. Si parla di Capello e Hiddink? Grandissimi allenatori entrambi”. Per Zanetti un allenatore deve avere polso e dialogo allo stesso tempo: “Ci vogliono entrambe le cose, come Mourinho. Il vantaggio che troverà il nuovo allenatore è che trova un gruppo già formato. Cosa ho detto a Mourinho alla fine della partita di Madrid quando l’ho abbracciato? Gli ho detto ‘Sei un grande e grazie”. Zanetti non pensa al ritiro. Si sente ancora in forma e vorrebbe battere il record di Bergomi, 759 partite con l’Inter. Grandi vittorier ma testa già al futuro.



 


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– “Credo che dobbiamo stare tranquilli e felici per quello che abbiamo fatto, anche se non ci rendiamo quasi conto, l’ho detto ai miei compagni ‘siamo entrati nella storia verà. Io credo che tutti i miei compagni sappiano che qui si sta molto bene, soprattutto adesso che abbiamo intrapreso una strada vincente".

Zanetti ha continuato parlando della vittoria: "La cosa più bella è vincere. Vincere il primo traguardo, con la sfida con la Roma, è stato emozionante. Vincere lo scudetto lottato fino all’ultimo è stato ancor più emozionante. E poi abbiamo chiuso la terna vincente a Madrid, con un trofeo che mancava da tantissimo tempo, quindi credo che questa emozione sia stata la più forte, anche perchè siamo entrati nella storia vera. Ho sempre creduto che il momento dell’Inter sarebbe arrivato, ho continuato a crederci e ha funzionato”.



Infine Calciopoli 2: “È vergognoso quello che si sta dicendo dell’Inter, il parlare di Facchetti, l’Inter non ha fatto niente, ha sempre creduto nel lavoro, nella buona fede ed è stata sempre danneggiata”.