Dalle spiagge dorate di Rio De Janeiro ai prati verdi del centro sportivo “Fulvio Bernardini”, Trigoria. Tanti chilometri di differenza ma un legame, quello tra la Roma e il Brasile, riaffermatosi più forte e sicuro che mai dopo che, nel giro di pochi giorni, la società giallorossa ha messo a segno due colpi targati verdeoro: prima Adriano (Flamengo), poi Simplicio (Palermo). I primi e significativi sussulti di un calciomercato ancora quieto.



Il centrocampista e trequartista ex Palermo è stato ufficialmente annunciato ieri sera dalla società di Rosella Sensi. Per lui un contratto da 1,8 milioni di euro lordi all’anno fino al 2013. A giorni si attende l’arrivo dell’Imperatore Adriano nella Capitale per la firma e l’annuncio a Trigoria. Nel frattempo la colonia brasiliana in forza ai giallorossi si è rinfoltita ed è pronta a fornire il proprio apporto per il prossimo campionato in cui la Roma vuole ripetersi (se non migliorarsi) rispetto alla stagione appena conclusa. L’Inter è avvisata.



 

Tra i pali la rivelazione Julio Sergio (fresco di rinnovo contrattuale), in difesa un rinato Juan, leader della Nazionale brasiliana, finalmente tornato ai grandi livelli anche con la maglia della Roma, una saracinesca al fianco dell’inossidabile Burdisso. In mezzo al campo il nuovo arrivato Simplicio, in compagnia del "senatore" Rodrigo Taddei (il suo rinnovo è vicino), avanti con l’età, ma grintoso e combattivo come un ventenne. Nel reparto offensivo non si parlerà solo romano: al fianco di Totti ci sarà Adriano, grande scommessa di dirigenti e tifosi. Un imperatore che deve dimostrare di aver superato problemi e vizietti, sfoderando la classe e il talento che in poco tempo lo hanno consacrato come uno dei giocatori brasiliani più forti al mondo.



 

Non è tutto (verde)oro quello che luccica. All’interno della colonia carioca residente a Trigoria c’è anche chi, come il portiere Doni, sembra aver smarrito quel feeling con città e squadra, oltre ad aver perso da un pezzo il posto da titolare. In partenza anche il collega e connazionale Artur. Un altro verdeoro, Julio Baptista, ha mostrato grande professionalità e dedizione ma non è riuscito a convincere società e tifosi. Valigie in mano e uno stipendio importante da piazzare. Poi c’è anche chi, come il terzino Cicinho in prestito al San Paolo, non vuol più mettere piede in quel di Trigoria e , in sua difesa, ha rivelato che "all’allenatore non piacciono i brasiliani".

 

Nonostante la nutrita minoranza, il gruppetto brasiliano arruolato da mister Ranieri, checchè ne dica Cicinho, è ancora più affiatato, ambizioso e desideroso di servire la causa giallorossa in una stagione che si preannuncia molto competitiva. Dopo alcuni periodi bui (inizio campionato 2009-2010), ora è tornato il sereno anche per loro, maestri di classe e professionalità, pronti a strappare applausi al popolo romanista.

 

(Marco Fattorini)