“Allo stato, nessuna ipotesi di accordo è stata definita con Unicredit”. Le parole, apparse sul sito ufficiale dell’As Roma, appartengono all’ultimo comunicato di Compagnia Italpetroli, holding della famiglia Sensi e controllante indiretta della società calcistica romana. La precisazione ufficiale “su espressa richiesta della CONSOB” giunge dopo alcuni giorni di notizie e ipotesi dei media in merito al futuro della Roma.
Lo scorso venerdì 4 giugno si è infatti tenuta l’udienza arbitrale tra i rappresentanti legali di Italpetroli e Unicredit. Incontro rinviato alle 12 del 23 giugno “per un tentativo di conciliazione”, come ha ribadito il professor Agostino Gambino, consulente legale della società petrolifera. La banca di Piazza Cordusio vanta infatti un credito di circa 325 milioni di euro nei confronti della holding delle sorelle Sensi. Il tentativo di conciliazione, atteso per il prossimo 23 giugno, desta grande attesa nell’ambiente romanista anche perché alcuni organi di stampa hanno paventato l’ipotesi che, in cambio dell’estinzione del debito, Unicredit voglia assicurarsi i principali asset della famiglia Sensi, As Roma compresa. Nel frattempo il presidente del collegio Arbitrale Cesare Ruperto ha chiesto che alla riunione del 23 partecipino anche i diretti interessati, Rosella Sensi e Alessandro Profumo.
"Allo stato – fa sapere Italpetroli -, nessuna ipotesi di accordo è stata definita con Unicredit e, qualora il tentativo di conciliazione non avesse esito positivo, all’udienza del 23 p.v. il procedimento arbitrale avrebbe la sua normale prosecuzione con la trattazione del merito della causa".? "Infine, si precisa – prosegue il comunicato – che l’udienza prevista non interferisce con le normali scadenze societarie, ivi compresi la convocazione dell’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio di Compagnia Italpetroli S.p.A. e gli adempimenti connessi".