CALCIOMERCATO JUVENTUS – Visto dai tifosi, è difficile che questa Juventus scaldi i cuori. Finora la garanzia è data dal cognome di Gianni Agnelli e dal passato – remoto e recente – di Beppe Marotta. Il primo rappresenta il ritorno all’impegno diretto della Famiglia; il secondo è invece uno dei dirigenti che meglio interpreta gli sviluppi del calcio, con eguale competenza nelle cose di società e nella gestione della squadra. Ma è una garanzia pronta a venire meno di fronte al mercato, ciò che sostiene le ambizioni e costruisce i sogni in estate. E, finora, quello della Juventus appare positivo a giudizio degli esperti e insoddisfacente da parte di chi dovrà riempire i posti allo stadio. Perché tale disparità di vedute?
Perché, chi sa di calcio, è consapevole che dalle parti di corso Galileo Ferraris si dovesse ricostruire tutto. Si è cominciato dalla società, e tutte le mosse sono state promosse. Sul nome di Gigi Del Neri si è cominciato ad avvertire qualche disparità di vedute. La campagna acquisti, infine, sta sollevando apprezzamenti uniti alle perplessità. Apprezzamenti perché ogni mossa è stata finora indirizzata a costruire una squadra con gli uomini giusti per le idee del nuovo tecnico. Perplessità perché ogni mossa è stata finora vista come priva di ambizione, come se il duo Marotta-Del Neri volesse ricostruire la Sampdoria con tinte bianconere. E proprio qui si gioca l’attuale equivoco sulla Juventus, quello che porta alla divisione sul giudizio di cui sopra. Perché la nuova dirigenza fa decisamente bene a comportarsi in questo modo, visto che la costruzione di una squadra non può prescindere da quella che è la storia di un allenatore. Quindi Pepe e Martinez vanno benissimo per il gioco sulle fasce che è il marchio di fabbrica della ditta Del Neri, mentre Bonucci è uno dei giovani difensori su cui puntare, anche in chiave azzurra.
Decisamente meglio comportarsi così che non andare a prendere Diego, Felipe Melo oppure Grosso senza sapere se questi “nomi” saranno poi gli uomini adatti alle idee di chi siede in panchina. Però è opinione (nuovamente) comune che adesso serva assolutamente un colpo d’ala nella costruzione della squadra, perché i giocatori arrivati finora sono quelli fondamentali per comporre l’ossatura: servono i campioni che dovranno far brillare la Juventus, entusiasmare la gente e conquistare risultati nell’immediato (pur consapevoli che il progetto è a medio raggio), forti di un’esperienza internazionale quanto mai necessaria, pur giocando soltanto in Europa League. La Juventus ha speso ma non ha sprecato, visto che i soldi investiti finora sono stati spalmati su più anni in modo da non bruciare il tesoretto. Ora occorre uno sforzo più deciso, per il salto di qualità, altrimenti l’Inter rimarrà lontana anni luce.