Ogni sessione estiva di calciomercato porta con sé gli inguaribili ottimisti sulle sorti della propria squadra del cuore e i pessimisti, quelli che vedono tutto nero. Un tifoso bianconero doc come Roberto Beccantini , autorevole firma del quotidiano La Stampa, si iscrive di diritto nella seconda fazione: “Non sono soddisfatto – spiega Beccantini in esclusiva a ilsussidiario.net –. Il mercato è incompleto. Non si riescono a vendere i giocatori che ormai hanno concluso il loro ciclo: mi riferisco ai vari Camoranesi, Poulsen, Trezeguet…”.
Da alcune settimane Paratici e Marotta stanno lavorando a delle ipotesi di cessione, ma le trattative sono difficili, perché, spiega Beccantini, “hanno ingaggi alti o non hanno offerte adeguate; bisognerebbe valutare anche di concedere il loro cartellino”. Per il momento i nuovi acquisti non impressionano il giornalista juventino: “I vari Pepe e Martinez migliorano la qualità della squadra, ma non fanno la differenza”. Cosa si devono aspettare allora i tifosi della Vecchia Signora? “Ad oggi le ambizioni sono di entrare nella zona Champions”.
A questo punto agli appassionati sostenitori della Juve non hanno tempo per le facili illusioni, dal momento che “la distanza dal’Inter, ma anche dalla stessa Roma (si è rinforzata con la scommessa Adriano e con Simplicio) resta notevole”. Beccantini in questa analisi non risparmia nemmeno capitan Del Piero: “E’ la bandiera, ma a 36 anni deve capire che il mondo va avanti. E’ successo anche ad altri, a Platini, a Di Stefano, a Zidane, per fare un esempio”.
Affrontare la questione Del Piero significa anche prendere in considerazione la posizione di Diego, indicato da Del Neri come l’alter ego di Pinturicchio. A chi chiede la cessione dell’ex Werder cosa risponde? “Io lo terrei. Non può essere il piccolo mago visto al Werder, ma nemmeno la nullità che abbiamo osservato dalla quarta giornata in poi. O si cede in cambio di un calciatore come Dzeko o si torna alla carica con lui. Per Del Neri, ma anche per me, è una seconda punta, libero da schemi o da vincoli”. Beccantini confida in un rilancio del brasiliano: “Speriamo che faccia rivedere i lampi del Werder”. Per il futuro non resta che confidare nel nuovo assetto societario con Andrea Agnelli (“dal cognome con un peso enorme per i tifosi”), con Marotta (“un uomo di calcio”) e con Del Neri (“sa il fatto suo”). Ci sono tutti i presupposti per fare bene, perlomeno c’è “più chiarezza rispetto allo scorso anno”.
(Luciano Zanardini)