Dalla maglia titolare all’odiato ruolo di terzo portiere giallorosso. La parabola discendente di Doni ha portato l’estremo difensore brasiliano alla panchina fissa accompagnata da brutti pensieri e dubbi sul futuro. Il suo nome, accostato a quelli dei connazionali Baptista e Cicinho, è stato uno dei più gettonati per il mercato in uscita. Complice lo stipendio da top player (oltre 2 milioni di euro), la perdita di feeling con l’ambiente e la latitanza di motivazioni dopo essere stato superato sia dalla sorpresa Julio Sergio che dall’uomo spogliatoio Lobont.



Ora, dopo un’estate di voci e indiscrezioni, Doni è ancora un giocatore della Roma e potrebbe esserlo anche per la prossima stagione. “I miei figli, mia moglie ed io stesso stiamo bene qui a Roma – dice il portiere a Sky Sport -. Ma non voglio essere quello che blocca il mercato della Roma, sono disponibile a sentire offerte e proposte, ma finora la soceità non mi ha fatto sapere nulla. Io penso solo a rimanere qua e lavoro per rimanere a giocare qui”.



"Mai avuto problemi con Ranieri – prosegue Doni -, mi dispiace che si dica questo. Non ho nessun problema, nemmeno con i compagni, ho rispetto per tutti i compagni e i tifosi, che quando incontro mi fanno sentire che mi voglione bene. Io poi le scelte tecniche le rispetto. Ieri mi sono allenato con il gruppo B senza problemi, oggi poi mi hanno detto che dovevo allenarmi con gli altri e io non ho avuto alcun problema. Mi sono allenato come sempre. Qualcuno cerca di mettere in giro delle bugie, ma io non ho avuto problemi con nessuno".

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