Zlatan Ibrahimovic si allontana sempre più dalla Catalogna. La sua esclusione dall’undici titolare per la finale di Supercoppa (vinta dai blaugrana) alimenta il fuoco delle indiscrezioni e apre nuovi scenari sul futuro dell’attaccante svedese. “La sua esclusione? Motivi tecnici, come per il resto dei giocatori che non hanno giocato”, così risponde Pep Guardiola ai giornalisti che lo hanno incalzato sulla questione Ibrahimovic.



La frase del giovane tecnico pluridecorato ha il sapore della sentenza per un giocatore che ormai sembra in rotta con squadra e società. Le indiscrezioni riportate ieri dalla stampa spagnola su una sostanziosa offerta (35mln) del Real Madrid per accaparrarsi la torre svedese non trovano conferme anche se la stima che ha Mourinho per Zlatan è sotto la luce del sole.



 Quando ormai mancano pochi giorni alla chiusura del calciomercato estivo, l’ipotesi più verosimile, anche se per nulla facile, è quella che porta al Milan. I dirigenti rossoneri non hanno nascosto apprezzamenti (ultimo Allegri) all’indirizzo dell’ex interista che a Milano potrebbe tornare per un’intrigante rivincita contro gli ex compagni di squadra nerazzurri. Un’ipotesi comunque difficile, dicevamo. L’ingaggio di Ibrahimovic (12 mln netti) frena e non poco i desideri rossoneri e così anche il Barcellona, titolare del suo cartellino, non vorrebbe lasciarlo in prestito (soluzione gradita al Milan).



 

In caso di cessione l’intenzione è una e una sola: rientrare, almeno in parte, del sostanziale investimento (50 mln più Eto’o) che un anno fa il Barcellona ha sostenuto per acquistare lo svedese dall’Inter. Altra ipotesi è quella del Manchester City: club con arcinote disponibilità economiche ma che, per blasone palesemente inferiore al Milan, non rientrerebbe nei piani di Ibrahimovic che dunque avrebbe già scartato un ipotetico trasferimento.