L’amarezza per l’eliminazione dalla Champions League è ancora viva e bruciante in casa Samp. L’emozione di tornare nell’Europa che conta, gli introiti sostanziosi, l’entusiasmo dei tifosi: un mix emozionale che a Genova desideravano legittimamente e che ora devono salutare in tutta fretta per riabbracciare la serie A.
Anche il direttore generale blucerchiato Sergio Gasparin ammette che “resta delusione, tristezza e anche stupore per come è terminata la gara. Meritavamo noi. Abbiamo perso la Champions al 92’30”, quando già cominciava la festa”. Sfortuna, tanta, ma anche soddisfazione per la “consapevolezza di aver lottato contro una grande squadra, esperta, abituata a giocare in Europa. Ma ora sappiamo di essere una grande squadra anche noi”.
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Gasparin si dice "orgoglioso" dei propri giocatori e assicura inoltre che "la posizione della società non muta anche di fronte all’eliminazione dalla Champions League". Il dirigente blucerchiato ci tiene infatti a precisare che "i nostri gioielli rimangono, così come ha ribadito il nostro presidente. Anche se questo costerà un nuovo sacrificio economico alla proprietà pure per il prossimo bilancio".
Il dg blucerchiato, da tre mesi in casa Samp, blinda così i gioielli Cassano, Palombo e Pazzini, chiude le porte alla Juventus e ricorda che "la nostra politica punta molto sui giovani", tra cui il neoarrivato Stefano Guberti, già protagonista delle incursioni sulla fascia blucerchiata.