INTER – Nervi tesi in casa Inter. Il club campione d’Italia e d’Europa scricchiola per la prima volta dopo anni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, la sconfitta dell’Olimpico con tutte le polemiche che ne sono conseguite. Memorabile in particolare la scena che vede Chivu sbraitare contro la panchina, minacciandola di uscire: il rumeno non veniva aiutato dai compagni rischiando di conseguenza l’espulsione dopo i troppi uno contro uno subiti. Indiziati principali alla Pinetina, Samuel Eto’o e Rafa Benitez.
L’attaccante camerunese, subito dopo la partenza di Mourinho per la Spagna, ha voluto mettere le cose in chiaro, parlando a quattr’occhi con Benitez e spiegandogli che lui l’esterno non vuole farlo. La metamorfosi del giocatore, se da una parte ha portato ai suoi frutti, dall’altra ha diffuso un certo malcontento nella squadra. Non è raro, infatti, vedere i vari Sneijder, Milito e Pandev, aprire le braccia sconsolati dopo un’azione troppo prolungata di Eto’o che sembra voler fare tutto da solo.
A conferma del fatto, le parole rilasciate da Maicon al termine dell’incontro dell’Olimpico: «Ho visto un po’ di egoismo in zona gol». Benitez, però, non ne vuole sentire parlare: «Eto’o non è un difensore – dice l’allenatore spagnolo – ma un attaccante. Dunque deve fare la differenza in attacco». A complicare la situazione, gli infortuni di Milito e Pandev, in forse per le prossime sfide.