Cancellara Fabian, e quattro. Sono già quattro le maglie iridate nella competizione a cronometro conquistate dal Diretto di Berna. Un treno, da quando è professionista, lo è sempre stato, ma quest’anno Cancellara doveva dimostrare qualcosa in più: adesso siamo sicuri che tutte le illazioni sulla bicicletta col motorino, se pure possono avere qualcosa di vero, comunque non riguardano lui. Troppo costante, troppo potente perché si possa mettere in discussione la sua forza sul passo. Solo nel 2008, a Varese, lo svizzero ha mancato il bersaglio grosso; per il resto, dal 2006 a oggi, la maglia iridata è stata sempre sua. Quattro volte in cinque anni.



La corsa di oggi prevedeva 2 giri del percorso di Geelong. Crono atipica, in circuito, con due strappi impegnativi nel mezzo da ripetere due volte, per un totale di 45 chilometri. Il tempo dello svizzero è stato impressionante: 58’09”, con una media superiore ai 45 all’ora. Secondo si è classificato un altro super-specialista del tic-tac, il britannico David Millar, giunto a 1’02”. Anche il terzo in classifica era dato sul podio dai pronostici: il tedesco Tony Martin, già terzo l’anno scorso ai mondiali di Mendrisio, nonché campione di Germania a cronometro e vincitore della crono e della classifica finale dell’Eneco Tour. Anche se giovane, non certo una sorpresa.



Ai piedi del podio finiscono le due punte della nazionale ospitante, vale a dire gli australiani Richie Porte, arrivato a 1’19 da Cancellara, e Michael Rogers, più lontano a 2’25". Porte non può neppure recriminare troppo per essersi fermato a soli 7" dalla medaglia di bronzo di Martin: il tedesco, infatti, è stato fermato da una foratura che di sicuro ha consegnato la medaglia s’argento a Millar, ma che almeno non lo ha buttato giù dal podio. La cronometro si conferma esercizio che lascia pochi spazi all’imprevedibile, dove è difficile che una sorpresa scompigli i reali valori in campo.



 

Dopo una tale prova di Cancellara viene però spontaneo chiedersi cosa potrà succedere nella notte tra sabato e domenica, quando si correrà il mondiale in linea. In tanti vedono favorito il belga Philippe Gilbert, che alla Vuelta di Spagna ha impressionato nelle accelerazioni sugli strappi e nelle volate ristrette. L’andamento piatto del finale, però, unito alla freschezza mostrata oggi da Cancellara ci fanno venire un dubbio: che sia l’anno buono dello svizzero? In fondo l’anno scorso ha perso il mondiale solo per la troppa voglia di far bene davanti al proprio pubblico; se Fabian ha imparato dai propri errori, domenica bisognerà assolutamente evitare che arrivi all’ultimo giro coi primi, altrimenti con una delle sue accelerazioni saluterà tutti quanti, per non farsi riprenderà più.

 

(Gigi Crema)