Philippe Mexes rientra ancora nei piani del club giallorosso. Affermazione scontata ma importante alla luce delle ultime dichiarazioni rilasciate proprio dal difensore francese che, a margine dell’impegno con la nazionale, ha detto: “non so se rinnoverò il contratto”. Tanti i dubbi che assillano il biondo centrale, giunto ormai alla settima stagione in giallorosso, con un contratto in scadenza a giugno. L’arrivo in pianta stabile di Burdisso rischia di relegarlo al ruolo di “panchinaro di lusso”, condizione non particolarmente gradita soprattutto ora che il neo c.t. Laurent Blanc ha aperto a Mexes le porte della Nazionale.



Da Trigoria però fanno sapere che il francese rimane una pedina fondamentale dello scacchiere giallorosso. “Philippe è un ragazzo straordinario – dichiara Bruno Conti -. Abbiamo già parlato tante volte del suo rinnovo. Ha detto di voler aspettare. E’ una situazione che affronteremo al più presto, nei prossimi giorni. Per la Roma Mexes è un giocatore importante, non abbiamo mai pensato di privarcene”.



Il direttore tecnico giallorosso rivela inoltre che "Daniele Pradè chiama tutti i giorni il suo procuratore, Olivier Joanneaux, per trovare un’intesa". Insomma la Roma non vuole privarsi del suo difensore, uno dei migliori centrali d’Europa, in questi anni corteggiato da numerosi top club europei come Arsenal, Juventus, Manchester City e Milan. Proprio la squadra rossonera sembra la destinazione più probabile nel caso il francese lasciasse Trigoria.

 

Al momento Mexes ha bisogno di tempo per valutare la situazione. Tra giocatore, considerato romano d’adozione, e società c’è un ottimo rapporto, da sempre improntato al dialogo e all’apertura. La presidentessa Rosella Sensi ha parlato direttamente con il giocatore in merito al suo contratto. Se Mexes farà le valigie sarà solo per una scelta tecnica e non certo per ragioni economiche. I prossimi mesi saranno decisivi in questo senso e la società, a partire da Claudio Ranieri, proverà in tutti i modi a convincere il difensore a restare a Trigoria. Dove ormai, per tutti, è Rugantino.