Portogallo più orgoglio uguale Josè Mourinho. Sì, prima ancora di Cristiano Ronaldo. La figura del mago di Sétubal può rappresentare la faccia affamata e vincente di una nazione in crisi. Così deve averla pensata la Millennium Bank, maggiore istituto finanziario privato lusitano, affidando la propria campagna commerciale proprio alle parole dello Special One. Perchè un istituto bancario ha dovuto scomodare Josè invece di raccogliere la solita carrellata di volti popolari speranzosi? Il motivo, al di là delle considerazioni patriottiche, è molto semplice. Nel grigio della crisi, la gente non può accontentarsi di previsioni ottimistiche. Nemmeno negli spot. Ci vuole altro. L’esiguo spiraglio celeste, il raggio solare che strizza l’occhio da dietro i cirrocumuli: in una parola, c’è bisogno di certezza. Chi meglio di Mourinho dunque? Chi se non l’uomo che gioca solo per vincere, da Leiria 2001 a Madrid 2011? Laddove era già arrivata l’American Express (come dimenticare l’ombrello aperto un secondo prima della pioggia?) ora è planata la Millennium. Del resto la storia parla chiaro: a prescindere dai risultati, Josè ha sempre preteso e trasmesso certezza. La sua presenza in panchina è una polizza alla fede calcistica: trionfi da dominatore o perdi a testa alta. Con lui puoi sbandare nella sicurezza di tornare in pista migliore. Per questo la sua faccia, egualmente sicura e spocchiosa, potrebbe sponsorizzare anche dell’intimo (sai che birra con lo Speciale sui boxer!). La banca, in tempo di crisi, è andata oltre: ha accostato alla garanzia del volto la promessa della parola. Tre i termini chiave della mini-arringa: passion,strive&pride, da sempre vessillo bellico di Mou. Nonché cavalli di battaglia e segreti del successo: la passione che lo rende puntiglioso sino all’ossessione, lo sforzo di pretendere sempre il meglio, la sicurezza di chi sa dove sta andando. Che diventa arroganza tradotta in termini mediatici, ma queste son cose da giornalisti, non di campo. Nessuno vince come Josè: questo la Millennium Bank l’ha capito e questo vuol trasmettere alla gente. In tempo di crisi, una bella assicurazione. Pubblicitaria, certo, ma rassicurante. Perlomeno, più di un precario sconosciuto che sorride. Mourinho dimostra di essere a suo agio anche in questi panni, essere lo Special One significa avere anche queste doti.