Cosa c’è di meglio che vincere una medaglia d’oro mondiale? Vincerla senza essere tra i favoriti. Oppure vincerla in casa propria. Ebbene, oggi a Paolo Pizzo è riuscito tutto questo: ha vinto il titolo mondiale individuale nella spada maschile pur non essendo tra i favoriti: le attenzioni, in casa Italia, erano semmai tutte per Matteo Tagliariol, eliminato troppo presto. E per quanto riguarda il vincere in casa, Paolo Pizzo non è solo italiano; è nato e sempre vissuto a Catania, la città che ospita questi Campionati mondiali sempre più trionfali per l’Italia. Ieri addirittura quattro medaglie in due gare, ed entrambi gli ori, vinti da Valentina Vezzali e Aldo Montano. Oggi, lo splendido ed inatteso oro di questo “profeta in patria” che ha sbaragliato tanti campioni più affermati ed attesi a questo appuntamento. Sempre incoraggiato dal pubblico di casa, Pizzo ha iniziato la sua cavalcata trionfale eliminando al primo turno il finlandese Lahtinen con il punteggio di 15-7. Poi ha sconfitto l’ucraino Herey per 15-11 nei sedicesimi, l’americano Thompson 15-9 agli ottavi e l’ungherese Imre per 15-11 nei quarti. A quel punto una medaglia era garantita, e sembrava già una grande impresa. Ma perché fermarsi sul più bello? Un’occasione del genere, nella propria città, non ricapita più nella vita di un atleta. In semifinale Pizzo doveva affrontare lo svizzero Kauter, anche lui un outsider giunto fin lì un po’ a sorpresa, e il catanese l’ha sconfitto per 15-12. Ora rimaneva solo la finale, e l’ultimo ostacolo era olandese: Bas Verwijlen, neanche lui un fenomeno ma comunque il più titolato tra i semifinalisti in una giornata che ha visto la caduta prematura di tutti i big. Verwijlen era l’unico ad essere già salito su un podio iridato, anche se solo per un bronzo nel 2005, e a quel punto poteva essere il favorito. Ma oggi Pizzo era imbattibile, e ha condotto in testa tutto l’incontro, anche se sempre con un piccolo scarto: comunque l’olandese non riusciva mai a mettere la testa davanti, e riusciva per l’ultima volta a pareggiare a quota 13; poi due stoccate consecutive regalavano a Pizzo il sogno più grande: “Vincere una medaglia a casa è l’emozione che auguro a ogni sportivo, va oltre tutti i sogni. Svegliatemi, non ci posso credere: è un sogno! La strada per Londra è quella giusta. Oggi ero superiore all’olandese, ma ho rischiato di perdere la finale per la troppa foga. Ma io attacco sempre”.

E in questo modo ha riportato in Italia un titolo che mancava dal 2001. I mondiali di Catania hanno la loro favola. Il ragazzo di casa ha compiuto l’impresa.