Genoa e Lecce non arrivano entrambe da risultati positivi e scendono oggi in campo per dare una sterzata al loro cammino in campionato. Malesani ha chiesto ai suoi di “sputare sangue”; concetto uguale ma con parole diverse lo ha espresso pure Di Francesco che dopo la partita contro il Cagliari ha accusato la propria squadra di non aver tirato fuori gli attributi.
– Malesani schiera un Genoa con Birsa dietro le punte Palacio e Caracciolo, esordio dal primo minuto per il milanista Merkel affiancato da Kucka e Veloso che funge da play maker davanti alla difesa. Di Francesco lancia Ofere e Pasquato in attacco e scommette su Grossmuller schierato da trequartista. È proprio il giovane centrocampista tedesco dei rossoblu che al 5’ minuto sfiora il gol con un tiro indirizzato alla base del palo su invito di Kucka, vantaggio sventato da un ottima parata di Benassi. Risponde dopo due minuti il Lecce che su schema da calcio d’angolo invita Mesbah alla conclusione troppo alta; è sempre il terzino algerino il più attivo dei suoi e al 15’ pesca Ofere  con un cross basso che finisce fuori. Il Genoa non ci sta e macina occasioni con il capitano Rossi molto bravo a inserirsi in due occasioni al 18’ e al 26’; la prima vede un cross di Palacio che trova un accorrente Marco Rossi il quale non concretizza, poi azione corale degli uomini di Malesani che coinvolge Antonelli e Rossi ma manca la zampata finale di un compagno al centro dell’area. Le ultime occasioni sono di marca genoana con Veloso che nota fuori dai pali Benassi ma il vice di Julio Sergio è bravo a salvarsi in angolo deviando sopra la traversa, infine Caracciolo si rende protagonista di un ottimo contropiede al 35’ fermato da un intervento dubbio della coppia Tomovic Oddo che atterrano Palacio che pregustava già la marcatura.  
– Il secondo tempo si apre col il Genoa che cerca subito il gol del vantaggio con Palacio che dialoga bene col compagno di reparto Caracciolo, Benassi però chiude bene in angolo; il Lecce tuttavia è ancora vivo e con Pasquato rischia di portarsi in avanti in seguito ad una triangolazione di Grossmuller e Giacomazzi al limite. Al 60’ iniziano le sostituzioni operate da entrambe le squadre, Di Francesco toglie Pasquato ed inserisce Cuadrado per dare nuova linfa alla manovra offensiva, mentre Malesani cambia sia Caracciolo, che esce acciaccato, con Pratto, sia Kucka che cede il posto a Jorquera. Il trequartista rossoblu è subito protagonista di un tiro velenoso dal limite che sfortunatamente colpisce il palo e sulla ribattuta la Joya Palacio non è così veloce da beffare Benassi. Il match offre repentini cambi di fronte ma la manovra di entrambe le formazioni è imprecisa quando si trovano in zona gol perciò per molti minuti si assiste a lanci lunghi da ambo le particon tiri velleitari; solo negli ultimi minuti la partita si riaccende complice anche l’espulsione lampo ai danni di Kaladze che al 79’ prima si fa ammonire per proteste poi ironicamente applaude la decisione dell’arbitro che non gradendo lo espelle. Il Lecce rinvigorito dalla decisione arbitrale spera nel vantaggio ma sia Corvia, entrato al posto di Ofere, sia Cuadrado non impensieriscono mai Frey; il Genoa invece sebbene in inferiorità numerica continua ad attaccare soprattutto con Jorquera e Palacio che in numerose occasioni si defila su ambo le fasce per offrire cross invitanti ai compagni o convergere al centro. Negli ultimi minuti il Genoa ha la palla buona per regalare ai tifosi la gioia della vittoria: punizione dai 25-30 metri procurata e calciata dal neo entrato Jankovic il quale impegna seriamente Benassi con un siluro di rara potenza, palla respinta con i pugni e match che di lì a poco si conclude garantendo un punto che soddisfa certamente più il Lecce che i padroni di casa. La classifica ora vede i genoani a 8 punti mentre il giallorossi a quota 4 in compagnia dell’Inter.



Il tabellino di Genoa-Lecce

Frey; Rossi, Dainelli, Kaladze, Antonelli; Kucka (18′ s.t. Jorquera), Veloso, Birsa (32′ s.t. Jankovic); Merkel; Caracciolo (18′ s.t. Pratto), Palacio. (Lupatelli, Bovo, Moretti, Seymour). All. Malesani.
: Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Strasser, Obodo, Giacomazzi; Grossmueller (37′ s.t. Bertolacci); Ofere (25′ s.t. Corvia), Pasquato (14′ s.t. Cuadrado). (Gabrieli, Carrozzieri, Muriel, Giandonato). All. Di Francesco.
: Gava di Conegliano.
: Espulso Kaladze (G) al 34′ s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti: Caracciolo (G), Giacomazzi (L), Strasser (L), Benassi (L), Tomovic (L), Jorquera (G), Obodo (L).



 

Frey 6: chiamato poco in causa è più uno spettatore che un protagonista della partita.
Antonelli 6.5: sempre propositivo sulla sua corsia ma anche presente quando è chiamato a difendere.
Dainelli 6: gli attaccanti del Lecce non gli procurano grandi affanni e lui gioca una partita diligente.
Kaladze 5: un giocatore di esperienza come il georgiano non può permettersi una leggerezza come quella capitatagli al 79’ lasciando i compagni in 10.
Rossi 6.5: è in forma e lo si vede in particolar modo nel primo tempo quando ha abbastanza fiato per inserirsi nell’area avversaria e creare pericoli per la difesa leccese.
Veloso 6: il ruolo da regista ne esalta le sue qualità, primo tempo coi fiocchi secondo più da comprimario.
Kucka 5: non è quello dello scorso anno, manca di incisività vedi tiro al 56’.
Merkel 7: che grinta il ragazzino del vivaio rossonero, contrasti maschi e passaggi precisi, il Genoa deve scommettere molto su di lui.  
Birsa 5.5: il nazionale sloveno ottiene un buona chance da Malesani ma la sua partita è fatta di poche luci e molte ombre, esce per infortunio.
Caracciolo 5: sarà che la testa è più concentrata sul figlio appena nato piuttosto che sulla partita di oggi, dialoga bene con Palacio poi nient’altro.
Palacio 6: svaria su tutto il fronte d’attacco, prima sulla destra, poi sulla sinistra ma non ha mai il guizzo che lo ha distinto fino ad  oggi.



Benassi 7: il vice di Julio Sergio fa la sua discreta figura sventando molte occasioni genoane con parate di ottima fattura.
Mesbah 6.5: nel primo tempo il Lecce è solo lui, corre, tira e crossa; nel secondo cala ma la prestazione rimane molto positiva.
Tomovic 6: sempre preciso marcando stretto gli attaccanti avversari.
Esposito 6: come il compagno di reparto la sua partita è senza sbavature.
Oddo 5: probabilmente oggi difetta di fiato tanto è vero che non rischia mai di andare fino in fondo sulla corsia di competenza.
Strasser 5: anche lui arriva dal vivaio rossonero ma a differenza di Merkel è un centrocampista poco dinamico e preciso.
Obodo 5.5: fa poco filtro davanti alla difesa, spesso costruisce azioni troppo frettolosamente.
Giacomazzi 6: dialoga bene con gli attaccanti ma dovrebbe provare a tirare più frequentemente.
Grossmuller 5: non incide mai, invisibile per molti tratti del match.
Ofere 5: pericolosità pari a zero e per un attaccante è tutto dire.
Pasquato 6: almeno ci prova in diverse occasioni cercando di saltare l’uomo o provando il tiro dalla distanza.   
 

(Giorgio Davico)