Parte sabato sul ghiacciaio di Solden in Austria la stagione dello sci agonistico con la Coppa del Mondo. Subito il tradizionale gigante femminile. Domenica sempre a Solden si replica con il gigante maschile. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Paolo De Chiesa, indimenticato sciatore della squadra italiana tra la seconda metà degli anni ’70 e la prima metà degli anni ’80. 12 podi conquistati in Coppa del Mondo, tutti in slalom speciale, con 4 secondi posti e 8 terzi posti, in un epoca dove c’erano grandissimi campioni come Ingemar Stenmark, Marc Girardelli, Gustavo Thoeni, Piero Gros, Pirmin Zurbriggen, i fratelli Mahre. Dopo la fine delle competizioni si è dedicato al giornalismo. Dal 1993 è commentatore sportivo della Rai. Eccolo dunque in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.
Anno particolare senza grandi appuntamenti (Mondiali ed Olimpiadi). Quali saranno i favoriti della Coppa del mondo maschile? Sarà una sfida tra Svindal, Kostelic e Janka?
Non penso che la mancanza di Mondiali ed Olimpiadi potrebbe influire sulla Coppa del Mondo. I favoriti della Coppa del Mondo? Credo che Svindal abbia qualcosa di più, possa veramente tornare a conquistare questa competizione. Ha certamente più chance di Kostelic e Janka di far sua questa manifestazione.
Altri possibili vincitori Grange, Ligety, Cuche?
No, credo che saranno proprio Svindal, Kostelic e Janka gli atleti in grado di conquistare la Coppa del Mondo. Non mi sembra che ci siano altri sciatori in grado di impensierirli. Certo Grange è molto forte e Ligety si può piazzare alle loro spalle. Cuche al di là dell’età avanzata non mi sembra in grado di competere per la vittoria finale.
Gli italiani cosa faranno, ad iniziare da Innerhofer, a Razzoli a Manfred Moelgg, a Blardone e Simoncelli?
Innerhofer è sicuramente il nostro atleta migliore. Dire poi se potrà vincere la Coppa del Mondo nei prossimi anni è veramente difficile. Su Razzoli penso che possiamo sicuramente contarci per una buona stagione. Speriamo soprattutto che abbia superato la sbornia dell’anno post olimpico, ma la vittoria nelle finali di Lenzerheide dovrebbe essere di buon auspicio. Manfred Moelgg dovrebbe confermare in slalom i risultati ottenuti. Anche in gigante ha grandi ambizioni di essere protagonista. Blardone e Simoncelli devono certamente disputare una stagione di maggior valore tecnico rispetto a quella precedente.
Nomi nuovi dello sci italiano?
C’è Giovanni Borsotti, un talento su cui puntare sicuramente per il futuro.
Coppa del mondo femminile, ancora duello tra Lindsay Vonn e Maria Riesch?
Credo proprio che sarà così. Sono loro due le numero uno dello sci mondiale. La stessa Julia Mancuso però potrebbe avere anche lei le sue chance di vittoria.
Ci possono essere delle outsider, in grado di impensierire le big dello sci mondiale?
No, non penso proprio che possano esserci altre atlete in grado di competere per la vittoria finale. Un nome da segnalare comunque c’è. E’ quello di Lara Gut, che con la sua polivalenza può veramente dire qualcosa di importante nel panorama dello sci mondiale.
Le italiane, Brignone, Karbon, Manuela Moelgg, Nadia Fanchini, Elena Curtoni, Daniela Merighetti. Come le vede, che stagione possono fare?
Federica Brignone è veramente forte, così come Denise Karbon e Manuela Moelgg. Tutte e tre dovrebbero fare una grande stagione. Nadia Fanchini finora è stata molto sfortunata. Merita certamente di raccogliere grandi risultati per l’abnegazione che ha nel continuare l’attività agonistica. Elena Curtoni è una speranza dello sci azzurro, un’atleta con grandi potenzialità. Anche Daniela Merighetti ha delle ottime possibilità di disputare una stagione positiva.
Che cosa serve al mondo dello sci italiano per trovare maggiore visibilità e interesse?
Servirebbe un altro atleta come Tomba. Purtroppo l’Italia è un paese di calciofili e l’interesse in un’altra disciplina sportiva aumenta solo quando c’è il grande campione.
Nei paesi stranieri è differente la situazione?
In effetti fuori dall’Italia lo sci ha un seguito che va al di là dei risultati ottenuti dal campione di questa o quella nazione.
Sci e tv rapporto da cambiare?
Si fa quello che si può. Ci sono anche gare che si disputano di sera, oltre a quelle che si disputano la mattina durante la settimana. La maggior parte però, quelle più importanti, della Coppa del mondo di sci si disputano il sabato e la domenica, proprio quando il popolo degli sciatori si mette in azione. Credo che il rapporto tra sci e tv sia questo, ma penso anche che non sia comunque assolutamente da buttare. C’è sempre un zoccolo duro di appassionati che segue questa manifestazione.
Pensa che potrebbe essere giusto introdurre gare della Coppa del mondo, in altre nazioni, altri continenti, si farà in futuro? O cambiare formula? Funzionano gare come la supercombinata?
Perché non introdurre gare in Cina per conquistare un mercato ancora più ampio? Si andrebbe avanti in un progetto già iniziato da tempo per portare lo sci a grandi livelli in nuovi paesi. La Coppa del mondo del resto è già sbarcata in Giappone e in Corea del Sud, in Russia ci saranno le Olimpiadi invernali del 2014 a Soci, ci saranno delle gare di Coppa del Mondo in questa stagione in Bulgaria. Quanto alla formula si potrebbero dare ancora più punti al vincitore di una gara. La supercombinata? In futuro potrebbe essere ridimensionata. Non è escluso che questo possa avvenire al più presto.
(Franco Vittadini)