Conclusi i funerali di Marco Simoncelli che hanno visto la partecipazione di una folla strabordante, circa 50mila persone che si sono radunate fuori della chiesa di Coriano. Altri mille erano all’autodromo di Misano a seguire la messa da un maxischermo. Una cerimonia sobria, commovente, impreziosita dalle belle parole del vescovo di Rimini che ha ricordato in modo commosso il giovane motociclista scomparso concludendo non con un “addio”, ma con un “a Dio”. Il vescovo ha anche ripreso le parole del padre di Marco, quando aveva detto: «Fatemi sottoscrivere le parole di papà Paolo, “Dicono che Dio trapianti in cielo i fiori più belli per non farli appassire”». Con grande dignità e fierezza, pur nell’evidente dolore, il padre Paolo con indosso la felpa numero 58 del figlio, la sorellina Martina e la madre Rossella hanno presenziato. Con loro anche la fidanzata di Marco, la giovane Kate Fretti che fuori della chiesa, con la bara di Simoncelli sul sagrato e la folla attorno, ha voluto ricordare l’amore scomparso con toccanti e profonde parole. Kate la voce rotta dal pianto, ha parlato di quando con Marco parlavano di un amico morto. Lei le chiese se lui era credente, lui le rispose di essere praticante e credente. Allora perché questa morte? Marco rispose che quando una persona finisce il suo compito sulla terra, Dio la chiama in cielo. Kate ha confessato di essere credente, ma di non sapere in cosa e ha fatto sue le parole del fidanzato in questa chiave: “Lui aveva solo pregi ed era una persona praticamente perfetta e le persone perfette non possono vivere con noi comuni mortali”. Applausi e un abbraccio forte della mamma di Marco. In chiesa avevano seguito la cerimonia molti campioni del motociclismo, da Mattia Pasini, Jorge Lorenzo, Randy De Puniet, il medico del Moto Gp Claudio Costa. E poi naturalmente tra gli altri Valentino Rossi che ha portato in chiesa una delel moto di Marco, posta vicino al feretro, Agostini, Tomba. ll presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, ha poi fatto richiesta che il numero 58, utilizzato da Marco Simoncelli, venga ritirato dal Motomondiale