Un campionato emozionante, quello della serie B, con il Torino, sconfitto a Gubbio, che ha vista interrotta questa sua rincorsa alla serie A, almeno per il momento. Intanto il Padova e il Pescara di Zeman, che sta lesinando come al solito il suo grande calcio offensivo, stanno insidiando la leadership dei granata. E poi Sassuolo, Reggina e la stessa Sampdoria che stanno tentando di inseguire anche loro la promozione in serie A. Insomma un campionato interessante, con tante sorprese e alcune conferme. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Emiliano Mondonico, uno dei grandi allenatori del calcio italiano. L’Emiliano convalescente che sta combattendo una difficile battaglia per la sua malattia che lo sta tenendo lontano dai campi di gioco: ancora per poco, ne siamo sicuri. La sua carriera di tecnico l’ha visto allenare squadre prestigiose come l’Atalanta (con una semifinale di Coppa delle Coppe), il Torino (una finale di Coppa Uefa disputata), il Napoli, la Fiorentina. Fino all’ultima panchina con l’AlbinoLeffe. Eccolo quindi in questa intervista a ilsussidiario.net.
Cosa dice di questa sconfitta del Torino a Gubbio, la formazione granata è sempre la squadra più forte?
Le sconfitte non piacciono a nessuno, ma ci stanno nel calcio. Credo comunque che il Torino non dovrebbe avere problemi a salire in serie A.
Quali prospettive ci saranno invece per il Torino nel massimo campionato? Il club granata potrà competere per traguardi importanti?
Per dare un giudizio sulla competitività in serie A del Toro bisognerà vedere il suo comportamento in questo campionato di serie B. Se dovesse essere promosso con estrema facilità significa che c’è una squadra di buon livello tecnico. Se invece dovesse essere promosso con fatica o attraverso i playoff vuol dire che questa squadra avrà bisogno di adeguati rinforzi per disputare un campionato di serie A ai massimi livelli.
Un giudizio anche su Padova e Sassuolo?
Il Padova sta dimostrando di essere molto forte. Sta per ora confermando di mantenere i favori del pronostico. Il Sassuolo ha un’organizzazione di società di serie A. Sta disputando un campionato molto positivo. Poi vedremo se manterrà questo rendimento fino alla fine.
La Sampdoria sta un po’ deludendo…
La Sampdoria in effetti non sta disputando un campionato di testa. Io mi aspettavo che la formazione ligure fosse ai vertici del torneo cadetto, ma il campionato di B è difficile e può provocare vere e proprie sorprese.
Le altre, Reggina e Pescara protagoniste.
Non mi sorprende la posizione della Reggina. Il Pescara invece sta disputando un campionato veramente positivo, merito anche della guida tecnica di Zeman, che sta imprimendo un gioco offensivo molto spiccato alla squadra abruzzese.
Cosa pensa del lavoro di Zeman al Pescara?
Sta facendo bene. Diciamo che io a differenza di lui non sarei per un gioco solo d’attacco. Sarei per un tipo di gioco a metà tra una forte difesa e un forte reparto offensivo.
Ci sono tante realtà piccole in questa serie B, dallo stesso Gubbio, al Cittadella, all’AlbinoLeffe, alle due campane Juve Stabia e Nocerina. Il suo giudizio a proposito.
Mi piace questo fatto che ci siano società piccole che facciano parte del nostro calcio professionistico, come l’AlbinoLeffe, il Cittadella. L’AlbinoLeffe sta disputando il nono campionato di serie B consecutivo. E’ un po’quello che succede in serie A con il Chievo che riesce a mantenersi ad alti livelli con una politica sana, giusta. C’ è spazio anche per queste piccole realtà nel nostro football.
Il “suo”AlbinoLeffe sta facendo fatica…
Speriamo che si riprenda presto, ad iniziare dalla prossima trasferta di Vicenza, una città quasi di casa per Fortunato, il tecnico dei bergamaschi, a cui auguro tutta la fortuna possibile.
Un pensiero poi alla Fiorentina, la squadra di cui lei è tifoso. Lo scudetto manca ormai da troppo tempo in questa città.
Tutto questo clima che c’è attorno a Mihajlovic non aiuta certo questa squadra. Lo scudetto? Adesso non è il momento di parlarne. Prandelli quando era allenatore della Fiorentina aveva detto il 2013. Speriamo che questa sia proprio la data del terzo scudetto viola.
Quand’è che invece la rivedremo di nuovo sui campi da calcio?
Sto combattendo questa battaglia con la mia malattia con tanta grinta, tanta passione. Io stesso vorrei tornare al più presto ad allenare, visto che questa è sempre stata la mia vita. Spero di riuscire a farcela e sto aspettando alcuni controlli molto importanti. che dovrei fare fra un po’di tempo, che dovrebbero dire l’esatta situazione di questa stessa malattia.
(Franco Vittadini)