Davide Ballardini si tira fuori dalla rosa dei possibili nomi dei successori di Marco Giampaolo sulla panchina del Cesena, reduce da 3 soli punti nelle prime 9 giornate del campionato di serie A. Da noi contattato telefonicamente, il tecnico romagnolo, nato a Ravenna nel 1964, ha gentilmente risposto, dimostrando una disponibilità non frequente da parte degli allenatori in queste delicate circostanze. Ballardini ha negato che possa essere lui l’erede di Giampaolo: infatti ci ha confermato che un contatto con la dirigenza del team cesenate c’è stato, ma senza esito: “rimango a casa” ci ha detto, con una sintesi davvero efficace. Potrebbe quindi trattarsi o di un rifiuto a sedersi sulla panchina al momento più scomoda di tutta la serie A o più semplicemente di un mancato accordo sui contenuti del progetto.



L’allenatore romagnolo rimanda quindi il suo rientro nel calcio giocato dopo la fine della pur positiva esperienza con il Genoa (coronata da due derby vinti decisivi per mandare la Sampdoria in serie B), che aveva fatto seguito a quella sulla panchina della Lazio, dove Ballardini ha vinto l’unico trofeo della sua carriera, la Supercoppa Italiana conquistata a Pechino l’8 agosto 2009 contro l’Inter di Mourinho, unico trofeo sottratto ai nerazzurri nella stagione del “Triplete” interista. Ricordiamo che Ballardini era già stato accostato alla panchina del Bologna, e proprio ai nostri microfoni aveva smentito che potesse occupare la panchina lasciata libera da Pierpaolo Bisoli dopo la settima giornata di campionato. Il Cesena invece è ancora alla ricerca di un allenatore che accetti di sedersi sulla panchina della squadra ultima in classifica e che finora ha mostrato ben poco gioco (solo 3 gol segnati, peggior attacco della serie A) e – fatto forse ancora più grave – poco impegno e poca grinta. Il presidente Campedelli spera ovviamente che su questi aspetti possa incidere positivamente un cambio della guida tecnica, per la quale restano quindi i nomi di Gigi De Canio, Daniele Arrigoni (che ha un passato da calciatore nel Cesena) e Pasquale Marino. Una scelta che ovviamente dovrà essere fatta con grande attenzione da parte dei dirigenti della società romagnola, perché una seconda scelta sbagliata sarebbe deleteria per il destino della stagione del Cesena.



La panchina resta vacante, i tifosi attendono novità nel più breve tempo possibile.

 

(Mauro Mantegazza) 

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