E’ sereno e sta bene Luciano Moggi, anche se è in attesa. A metà novembre il verdetto di Napoli, la sentenza di un processo che ha rimesso in discussione tutto dopo la vicenda, già di per sé contorta, di “Calciopoli”.  Vicenda che non ha ribaltato solo un campionato, ma ben tre e ha condizionato per almeno cinque anni il calcio italiano, comunque la si.veda. Moggi  aspetta paziente e fiducioso. Si vede che non può credere a una sua condanna secondo lo schema dell’accusa. Si capisce che ha fatto uno sforzo nel difendersi e che ha rivoltato molte verità. Lo schemino secondo cui vi sono “gli onesti e i superonesti” da una parte e gli “imbroglioni” dall’altra sembra proprio non reggere di fronte alla mole di nuove intercettazioni che la difesa di Moggi ha portato in aula durante il dibattimento.In tutti i casi, anche se nelle prossime due settimane, Luciano Moggi starà comprensibilmente con un po’ di “fiato sospeso”, non riesce ovviamente a stare lontano dal campionato campionato, dal calcio, la grande, unica passione di un’intera vita. Per comprendere che cosa è capitato con “Calciopoli” in questo Paese, bastava guardare la partita Inter-Juventus di sabato sera, dove più che un “derby d’Italia” sembrava di assistere quasi a una “guerra di religione”, con striscioni lungi cinquanta metri che riassumevano tutto quello che juventini e interisti si stanno scambiando tra tifosi, e anche a livello societario.
Come le è sembrata la partita, Moggi?
Devo dire che questa volta la Juventus ha vinto più che meritatamente. Io l’ho vista correre contro il Milan. E avevo detto che più che giocare, mi sembrava che corresse. Ma ieri sera la partita l’ha tenuta in mano la Juventus, surclassando letteralmente l’Inter sul ritmo. Sull’Inter ho già espresso più volte la mia opinione. Il “gruppo storico” è logorato e invecchiato. Non so quale campionato potrà disputare l’Inter quest’anno. Credo che la Juventus, se manterrà questi ritmi, cosa difficile, può diventare una protagonista di questo campionato. Anzi, in questo momento lo è già.
E’ riuscito a vedere la partita del Milan a Roma e la prestazione di Ibrahimovic? All’inizio del campionato lei ha dato per favorito il Milan e considera Ibrahimovic sempre il suo “profeta”…

Confermo, anche se poi il calcio è strano e può capitare di tutto.
Perché questa sicurezza ?
Perchè Ibrahimovic non ha affatto il mal di pancia, come qualcuno si è messo a raccontare in giro dopo un semplice sfogo prima di una partita della nazionale svedese. E poi perché francamente, anche ieri sera, il Milan a me apparso di un’altra categoria. Stiamo comunque a vedere. La classifica comincia a delinearsi, ma il campionato è ancora lunghissimo e un pronostico si può solamente azzardare.
Quante partite occorrerà aspettare prima di capire un po’ più di questo campionato?
Stiamo entrando lentamente nel vivo, anche con alcune sorprese. Io vedevo bene il Napoli fino a due settimane fa. Ora bisognerà aspettare ancora un mese. Ma alla fine i veri valori salteranno inevitabilmente fuori.

(Gianluigi Da Rold)