La Nazionale di Cesare Prandelli continua a vincere e convincere, nonostante il forzato cambio di attaccanti; la serie A continua ad essere equilibrata ed avvincente, con tante pretendenti al titolo e il mercato di gennaio si avvicina; in serie B il Torino comanda mentre la Sampdoria sembra in crisi. Per fare il punto della situazione sul momento del calcio italiano in tutti i suoi aspetti, abbiamo contattato il noto giornalista di Sky Mario Sconcerti, che ha commentato con noi tutti questi argomenti. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Sconcerti, venerdì sera abbiamo assistito a un’altra bella vittoria della Nazionale. Possiamo concretamente puntare a vincere gli Europei?
L’Italia è una delle prime tre o quattro potenze del calcio europeo, certamente possiamo fare un grande Europeo. La squadra c’è e lo ha dimostrato, la difesa è forte e il gioco piacevole. Anzi, un fattore molto importante è che questa Italia gioca molto bene e nello stesso modo sia in casa sia in trasferta. Possiamo andare in Polonia e Ucraina con grandi speranze. La chiave sarà Mario Balotelli, se fa il salto di qualità saremo davvero tra i favoriti.
A proposito di Balotelli, come giudica l’attacco forzatamente cambiato?
Molto dipenderà appunto da Mario, che è sicuramente il nostro attaccante più forte: se trova la continuità sarà il nostro trascinatore. Sugli attaccanti, d’altronde, si cambia idea a ogni partita, però tutti gli altri, da Pazzini a Matri al duttile Osvaldo, pur molto forti, non possono farci fare il salto di qualità. Quello è il compito di Balotelli.
Quali saranno le nostre rivali più pericolose?
Chiaramente Spagna, Germania e Olanda, ma non si può dimenticare l’Inghilterra, a patto che arrivi a giugno non troppo spremuta dalla Premier League.
Sulla serie A, lei prevede una lotta Milan-Juventus o altri si possono inserire?
Ci sono vari livelli. In prima fila ci sono Milan e Juventus, con i rossoneri che restano i grandi favoriti. In seconda fila, pronte a fare uno scherzetto alle due big, ci sono Lazio, Udinese e Napoli. Come pura qualità non si può dimenticare la Roma, che è seconda solo al Milan, ma deve ancora lavorare.
Condivide la posizione di De Laurentiis di privilegiare la Champions League?
Non credo molto a questa frase. Le vittorie sono tutte importanti, non penso che il Napoli possa davvero “snobbare” il campionato.
E sull’Inter cosa ci può dire?
I nerazzurri devono remare molto, forse troppo. Credo che il loro obiettivo massimo sarà il terzo posto per entrare in Champions. Anche se in questo campionato, che io definisco acerbo, è ancora tutto possibile.
Crede che il mercato di gennaio sarà interessante o la crisi economica lo condizionerà?
Entrambe le cose. Sarà molto attivo, ma basato essenzialmente su scambi di giocatori, perché di soldi ce ne sono pochi.
Come crede che si muoveranno Inter, Milan e Juventus?
L’Inter ovviamente dovrà essere molto attiva a gennaio, come d’altronde l’anno scorso. Servirebbero sia una punta sia due centrocampisti che sappiano coniugare qualità e quantità.
Il Milan?
I rossoneri chiaramente prenderanno una punta. Non credo che faranno altro.
La Juventus?
Manca un difensore e inoltre dovrà rivedere qualcosa a centrocampo, perché rispetto alle idee estive è cambiato il modulo. Si è dimezzato l’uso delle ali e servono più centrali: su questo dovranno intervenire.
In serie B Torino favorito?
Sì, mi sembra che i granata stiano facendo tutto bene.
Quali sono le altre candidate alla promozione?
Il Pescara mi piace ma non so se saprà resistere. Probabilmente il Padova tra le altre è la migliore, perché ha qualcosa di diverso dalle altre.
La crisi della Sampdoria è irrimediabile?
I blucerchiati devono ancora adattarsi alla serie B, tutto l’ambiente non l’ha ancora accettata. Ma hanno una rosa così forte, soprattutto in attacco, che un filotto di vittorie sistemerebbe tutto.
(Mauro Mantegazza)