Colpevoli. Questa è la sentenza emessa stasera dalla nona sezione del tribunale di Napoli, che era chiamata appunto ad emettere le sentenze penali di primo grado riguardanti Calciopoli. Il presidente, il giudice Teresa Casoria, si è presentata puntuale alle 20 per leggere la sentenza, lunghissima dal momento che riguardava ben 24 imputati: 16 sono stati condannati e 8 assolti. La cosa più importante che emerge dalle sentenze è che è stato confermato l’impianto accusatorio. Le richieste dell’accusa sono state sostanzialmente accolte, almeno per quanto riguarda gli imputati principali: dunque è stato condannato a 5 anni e 4 mesi Luciano Moggi (che ha avuto anche il Daspo di 5 anni e l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici) per “promozione della associazione a delinquere” di cui era quindi il capo, insieme all’ex designatore Paolo Bergamo (3 anni e 8 mesi) e all’ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini (2 anni e 2 mesi). All’altro ex designatore Pairetto sono “toccati” 1 anno e 11 mesi (senza la “promozione” dell’associazione, quindi pena più lieve), e la stessa pena è stata comminata pure all’ex arbitro Massimo De Santis. Tra gli ex arbitri o guardalinee sono stati condannati anche – pur se a pene più lievi – Racalbuto, Bertini, Dattilo, Puglisi e Titomanlio. Inoltre, sono stati condannati pure i dirigenti delle altre società coinvolte in Calciopoli (quelle, insomma, penalizzate nel campionato 2006/2007), dai fratelli Della Valle (15 mesi sia per Diego sia per Andrea) a Lotito (sempre 15 mesi), Foti (che dovrà scontare 18 mesi) e Meani, condannato a un anno. Questi invece gli assolti: Rodomonti, Fazi, Fabiani, Mazzei, Scardina, Ambrosino, Ceniccola e Gemignani. La “cupola” che manovrava il calcio italiano, dunque, esisteva davvero: questo ha detto la sentenza, e non dimentichiamo che con il rito abbreviato era già stato condannato Giraudo. Brutto colpo questo per tutti quelli che sostenevano che Calciopoli fosse una farsa – buon ultimo Ibrahimovic, le cui opinioni sulla vicenda sono uscite proprio oggi tra le anticipazioni alla nota autobiografia. E ciò avrà ripercussioni anche a tutti gli altri procedimenti collegati a Calciopoli: appare davvero arduo, ora, che De Santis possa ottenere il risarcimento milionario che chiese a Moratti.
L’Inter tira un sospiro di sollievo (non ufficialmente, la società non ha commentato) anche perché pure lo scudetto 2006 probabilmente da stasera è più forte. Un sorriso però può farlo anche la Juventus: sono state rigettate le richieste di risarcimento danni avanzate contro la società bianconera, che non dovrà pagare per le colpe dei suoi dirigenti.
L’imputato più atteso, Luciano Moggi, si è limitato a un laconico “Non ho parole”. Il suo legale parla invece di “sentenza disancorata dalla realtà”, per De Santis invece la sentenza è “aberrante”. Deluso Bergamo, che era convinto di poter “demolire le accuse”. Soddisfatti invece il pm Capuano (“Abbiamo dimostrato che non era Farsopoli, le accuse erano motivate”), e Luca Pancalli, commissario straordinario Figc dopo Guido Rossi, che sottolinea come quella fase fu bengestita dai nuovi vertici federali. La Juventus ha accolta con soddisfazione l’estraneità della società, mentre la Lazio si definisce “perplessa” per la condanna a Lotito.
(Mauro Mantegazza)