Il Sudamerica esercita un fascino magnetico sui club italiani. Brasile e Argentina i mercati più battuti, senza sottovalutare, però, realtà ormai più che emergenti come Uruguay o Cile. Gennaio si avvicina e per fare il punto sui possibili affari sull’asse italo-sudamericano abbiamo interpellato il noto esperto Stefano Borghi, apprezzatissima voce di SportItalia, che ha accettato di intervenire in esclusiva per IlSussidiario.net.
Borghi, iniziamo la nostra carrellata con i “Promessi Sposi”, ovvero Carlos Tevez e il Milan.
Sono convinto che il Milan andrà fino in fondo per Tevez. Penso sia una trattativa che andrà per le lunghe, in un senso o nell’altro non si sbloccherà prima della fine di gennaio.
Per i rossoneri sarebbe un colpo da scudetto?
Assolutamente sì. Un’accoppiata Ibrahimovic-Tevez sarebbe straordinaria. Quei due, assieme, possono davvero fare sfracelli.
L’altra milanese, l’Inter, pensa invece ai brasiliani, da Juan a Lucas, passando per Casemiro.
Per Juan credo sia quasi fatta, non so se per gennaio o per giugno. E’ un ragazzo molto promettente, ma al momento non ce lo vedo ancora come titolare nella difesa dell’Inter. Lucas è un altro grandissimo talento ma costa davvero tanto, forse troppo per le italiane. Se il San Paolo non abbassa le pretese… Casemiro, infine, non ha fatto un gran campionato, ma rimane un buonissimo centrocampista. Mi fanno ridere quelli che lo dipingono in precoce declino… Il San Paolo lo ha messo in vendita, l’Inter ne può approfittare.
Un’altra società da sempre molto attenta sul mercato sudamericano è la Roma. Per i giallorossi (e non solo) si parla di Paulinho…
Arriva da un ottimo 2011 con il Corinthians, è un centrocampista completo, che sa anche trovare la via del gol. E’ già stato in Europa, in Lituania e in Polonia, ma ha avuto poca fortuna, più per problemi personali che per rendimento, che è stato comunque buono. Ad ogni modo, non so se possa servire alla Roma, che ha un trio di centrocampo Gago-De Rossi-Pjanic assolutamente fantastico.
E arriviamo al Napoli: un giudizio sull’affare Vargas. Qualcuno ha già detto che il cileno diventerà più forte di Lavezzi.
Ma questi sono discorsi oziosi. E’ sicuramente un ottimo acquisto, una seconda punta rapida ed estrosa che vede bene la porta. Ma meglio del Pocho, attualmente, ce ne sono pochi in giro. Bisogna dare tempo a Vargas: è pur sempre alla sua prima esperienza europea.
Agli azzurri sono stati accostati diversi talenti argentini: Dybala, Cirigliano, Battaglia. Cosa può dirci su questi giocatori?
Paulo Dybala è una punta di raccordo. E’ molto giovane, ha solo 17 anni, e ha debuttato quest’anno nella B argentina. Smentisco assolutamente che si tratti di un potenziale vice-Cavani, come ho sentito dire in giro. E’ più una seconda punta, alla Vargas: arriva a stento al metro e 70. Quanto a Cirigliano, il suo allenatore al River Plate, Almeyda, gli ha predetto un futuro luminoso. E’ un centrocampista centrale di quantità e qualità, ma il River è in ascesa, dunque costa tanto. Battaglia è meno dotato di lui, ma è comunque un buon elemento. Gioca pure lui come vertice basso a metà campo ed è un nazionale under 20.
Diverse italiane di fascia media (Palermo, Genoa e Fiorentina) sarebbero sulle tracce di Teofilo Gutierrez, attaccante del Racing Avellaneda. Un giocatore adatto al nostro campionato, secondo lei?
E’ un bomber puro, ma pare sia vicinissimo al Porto, che lo prenderebbe per sostituire Hulk, dato da più parti con le valigie in mano. E’ un ottimo giocatore, occhio, però, al suo carattere alquanto ‘piccante’…
Per finire, si aspetta colpi a sorpresa a gennaio? Magari qualche arrivo di cui finora non si è ancora parlato…
E’ possibile, ma è molto difficile fare previsioni. Le nostre squadre stanno battendo diversi mercati, dal Cile all’Uruguay, penso qualcosa possa succedere, ma non mi chiedete nomi, non faccio l’indovino…
(Alessandro Basile)