Un’apparizione tanto fugace quanto fruttuosa. Finora Moestafa El Kabir, a causa di una serie di infortuni, è stato una meteora del nostro campionato. Il Cagliari, che ha grossi problemi di confidenza con il gol, spera di riabbracciarlo quanto prima. “Rientrerà dopo la sosta, contro il Genoa”, rivela, a ilSussidiario.net,  il suo procuratore Roberto De Fanti. Con l’agente, grande esperto di calcio scandinavo (e svedese in particolare), abbiamo fatto, in questa Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net, una bella carrellata sui talenti più interessanti del Nord Europa..



Allora, De Fanti. Il suo El Kabir sta scaldando i motori.

Sicuramente sì. I tifosi cagliaritani si attendono molto da lui visto che, in due sole presenze, ha realizzato una rete ed un assist. L’importante, però, è che non subisca troppe pressioni.

Scommettiamo che il suo preferito, almeno tra gli svedesi, rimane Zlatan Ibrahimovic.



E’ un giocatore che è riuscito a spostare gli equilibri in tutti i campionati, tranne che col Barcellona, ma è stato un caso isolato. E’ l’unico svedese ad aver vinto per sei volte il titolo di miglior calciatore del suo paese, e sono sicuro che con Tevez, se arriverà, formerà un tandem micidiale.

La vetrina scandinava cosa può proporre alle italiane?

Innanzitutto faccio una premessa. Non credo che a gennaio si muoverà qualche giocatore dai campionati scandinavi, perché lì il campionato è fermo da due mesi e mezzo. Prendere un calciatore che non gioca da due mesi e mezzo sarebbe un rischio troppo grande. Io consiglio soprattutto due elementi: Rasmus Elm, mezzala svedese classe ’88 dell’AZ Alkmaar, e Oscar Hiljemark dell’Elfsborg. Quanto al primo, non mi stupirei di vederlo in un top club dopo gli Europei, il secondo è un centrocampista molto giovane, del ’92, e ben dotato fisicamente. Assomiglia un po’ a Daniele Conti come caratteristiche.



Un torneo di sicuro interesse, nell’ambito nordeuropeo, è l’Eredivisie. I suoi consigli per gli acquisti?

A me piace molto John Guidetti, centravanti italo-svedese, che gioca in prestito al Feyenoord. Al City, chiuso da tanti campioni, non ha trovato spazio. Quest’estate era in scadenza di contratto, ma nessuna italiana ha provato a prenderlo: la considero una grossa svista. E’ un attaccante robusto, un po’ alla Bobo Vieri, e che vede benissimo la porta: finora ha segnato 11 gol in 12 presenze. Suggerisco anche il nome di Luuk De Jong del Twente. Se il collega Marco De Marchi – che si intende di calcio olandese come pochi – lo ha preso sotto la sua ala, allora c’è da fidarsi. Vuol dire che il ragazzo ha delle qualità e potrebbe far bene anche da noi.

Tra le fila del Psv Eindhoven si sta mettendo in luce lo sloveno Matavz, che nel recente passato è stato “scartato” dal Napoli.

Ed è stata un’occasione persa per gli azzurri. E’ il classico bomber d’area, che magari tocca pochi palloni, ma la butta dentro facilmente. In avanti Mazzarri ha preferito puntare su Lucarelli e Mascara come alternative: è una sua scelta.

Un talento olandese che da noi sta faticando è Luc Castaignos. Forse, per il suo bene, sarebbe meglio cederlo in prestito?

Mi sa proprio di sì. Lui al Feyenoord era abituato a giocare sempre, qui da noi soffre perché ha poco spazio. Fossi nell’Inter, lo girerei in prestito ad una squadra media.

In definitiva cosa dobbiamo aspettarci, secondo lei, dal mercato di gennaio?

Credo non molto. Dall’Olanda non penso che arriverà qualcuno. Gli olandesi, che sanno vendere molto bene, preferiscono aspettare sempre la fine della stagione, in modo da piazzare al meglio i loro gioielli. In Italia prevedo un mercato povero, con pochi colpi mirati e qualche scambio. Ha fatto eccezione il Napoli, che ha preso Vargas, che è un grandissimo giocatore. Non a caso lo volevano diversi club importanti.

 

 (Alessandro Basile)