È la vigilia di un derby d’Italia delicatissimo. I nerazzurri, in grande spolvero, sono chiamati a mettere seriamente pressione ad un Milan che vuole tentare nuovamente la fuga.

La Juventus, dall’altra parte, è chiamata ad una prova d’orgoglio. Non c’è solo in ballo il prestigio in una sfida che vede impegnati i bianconeri contro un rivale storico, ma anche una situazione di classifica tutt’altro che semplice. I bianconeri devono fare punti, e, a seconda dei risultati delle altre squadre, anche un pareggio potrebbe non bastare.



Prova a sdrammatizzare il mister Del Neri, in un’intervista concessa oggi a Repubblica: «Era peggio andare a Cagliari: là avevo l’obbligo di vincere, stavolta avrò l’obbligo di combattere», sostiene Del Neri. L’allenatore ex blucerchiato ha seccamente risposto all’intervistatore, che gli domandava come si sentisse ad affrontare per la prima volta l’Inter con una grande, Del Neri ha risposto con un pizzico di amarezza che, considerando come la squadra viene trattata dai media, non è sicuro che possa essere considerata una grande.



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«Fino al 23 gennaio eravamo da scudetto», aggiunge Del Neri, togliendo di fatto la Juventus dalla corsa per il titolo. La colpa del calo così sensibile gli infortuni degli attaccanti: «saremo ancora lì se fossero stati sani».

 

Cosa succederebbe se la Juventus dovesse arrivare quinta?, gli domanda il giornalista. «Perché non ammettiamo che arrivi seconda?», rilancia il tecnico. Bianconeri dunque ufficialmente ridimensionati. Ma occorrerà sfoderare una gran prova contro l’Inter, per non sprofondare in classifica.