ARBITRI – Sotto gli occhi di tutti c’è il disastro messo a segno nella gara al Barbera tra Palermo e Juventus. Quindici giorni dopo l’arbitro Morganti ritorna in campo per dirigere una gara complicata come il derby della Lanterna. Sgomento. Dall’estate 2006 la classe arbitrale sbaglia in continuazione, ma non si può dire: prima – dicono gli esperti – gli sbagli erano frutto del dolo oggi sono solo frutto del caso. Succede anche che si chiede la collaborazione tra arbitro e giocatori, ma poi si assiste all’arroganza dell’arbitro Romeo, che, dopo aver inventato la punizione decisiva in Catania-Lecce, ha avuto la forza di calcare la mano nel referto: il risultato è che l’allenatore De Canio riceve giornate di squalifiche e l’impossibilità di protestare. Oltre al danno la beffa. Non ha avuto una migliore sorte l’arbitro Bergonzi, imbarazzante nel match tra Roma e Napoli.
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Sì, il Napoli ha vinto meritatamente, ma non si capisce come Dossena abbia potuto finire la partita senza incorrere in un cartellino rosso. Secondo gli osservatori, Valeri ha diretto bene Juve-inter, anche se non ha visto un rigore su Matri e non ha ammonito per una trattenuta vistosa a centrocampo (resta da chiedersi l’utilità del quarto uomo) Cordoba. E si potrebbe continuare. C’è bisogno di una svolta ed è ora che il quarto uomo si prenda qualche responsabilità in più.