Se dopo 10 giornate di allenatori esonerati non se ne vedeva l’ombra (a parte Colomba, saltato però prima dell’inizio della stagione per dissidi con la società), oggi la situazione non è così immacolata. Sono sette i tecnici già allontanati dalle rispettive squadre. E la lista difficilmente si fermerà qui sino alla fine della stagione.



L’ultimo è stato Beretta, cacciato da Corioni a Brescia con il reintegro di Iachini. Poco prima era toccato anche a Giampaolo, allenatore del Catania, sostituito da Diego Pablo Simeone. Mentre il più eclatante è stato quello di Benitez all’Inter, forse l’unico caso di allenatore campione del mondo esonerato nella storia.



In questo momento la panchina più a rischio è quella di Domenico Di Carlo alla Sampdoria. Il tecnico doriano ha collezionato un solo punto nelle ultime 4 gare. Certo, prima aveva Cassano-Pazzini come coppia d’attacco, mentre ora il povero Di Carlo si ritrova con Macheda e Maccarone. Non è proprio la stessa cosa. Ma se il digiuno di vittorie dovesse continuare, Garrone potrebbe stufarsi e decidere di cambiare.

Non va molto meglio a Pasquale Marino, che a Parma vive momenti schizofrenici. Dalla gioia alla depressione in pochissimo tempo: quando vince 4-1 a Torino con la Juve è considerato un dio, mentre quando neanche un mese dopo perde 1-0 in casa con il Lecce è sottoposto a contestazioni. In questo senso la gara interna di domenica con la Fiorentina potrebbe essere un test importante. Un’altra sconfitta sarebbe deleteria per il tecnico e forse addirittura fatale.



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A proposito di Fiorentina, non è saldissima nemmeno la panchina di Mihajlovic. Il tecnico viola ha calmato la piazza con il successo contro il Genoa di mercoledì, ma a Firenze i mugugni si susseguono dall’inizio del campionato.

 

Non può continuare a perdere Gigi Del Neri, che avrà anche le sue attenuanti, ma se proseguirà a marciare al ritmo della Juventus di Ciro Ferrara rischia di fare la stessa fine. Anche se probabilmente Agnelli vorrà tracciare un bilancio dell’avventura solo a giugno.

 

Situazione instabile anche a Palermo (che novità!), dove nonostante una buona classifica Delio Rossi a fine stagione potrebbe essere allontanato: il motivo? I colpi di testa del presidente Zamparini. Il mangia-allenatori per antonomasia.