Decine di perquisizione, sequestro di materiale, oltre cento ultras indagati fra cui anche l’assessore regionale al Territorio Daniele Belotti. E’ questo il quadro dell’operazione eseguita stamani dagli uomini della polizia di Bergamo coadiuvati dalla Digos locale. L’indagine prende spunto da alcuni episodi di violenza, eseguiti dal settembre del 2009 fino all’agosto del 2010 che hanno visto come protagonisti gli ultras orobici. Al momento sono solo 3 le ordinanze di custodia cautelare eseguite contro Claudio Galimberti, leader storico della curva nord, e altri due ultras di età compresa tra i 23 e i 25 anni. Tra le perquisizioni è finita anche l’abitazione dell’assessore leghista Belotti, a cui è stato contestato il concorso in associazione per delinquere visti i suoi rapporti da tempo con la curva nerazzurra.



C’è da dire che il gip ha già bocciato questo tipo di accusa e molto probabilmente l’assessore verrà prosciolto da ogni tipo di addebito. « Sono assolutamente tranquillo» dice a chi gli chiede un commento sulla vicenda. «Il mio ruolo di mediatore tra le istituzioni e la tifoseria è noto da almeno vent’anni. Di certo non possono attribuirmi atti violenti, ai quali non ho mai partecipato. La mia è sempre stata un’opera di mediazione, in cui ho sempre messo la faccia».

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