Maurizio Beretta saluta tutti e passa ad Unicredit. Il presidente della Lega Calcio, in carica dal 1′ luglio scorso, si è dimesso ed è pronto a varcare le soglie di Piazza Cordusio dove il manager assumerà la direzione della comunicazione e della corporate identity. La notizia, già nell’aria da parecchie settimane, è stata confermata dal presidente del Cagliari Cellino. “Maurizio Beretta ha annunciato di avere accettato l’incarico per Unicredit, quindi ora dobbiamo trovare un traghettatore che guidi la Lega fino al 30 giugno”, ha riferito il patron del club sardo.



Si libera così la poltrona più importante di Via Rosellini che, con tutta probabilità, verrà affidata all’attuale presidente del Collegio dei Revisori Ezio Maria Simonelli. “Credo che settimana prossima voteremo per lui”, ha confermato Cellino anche se la scelta di un “tecnico” è da considerarsi a breve termine, una guida “pro tempore” fino al 30 giugno. Dopodichè la ‘Confindustria del pallone’ si metterà al lavoro per tirar fuori dal mazzo il presidente della prossima stagione. Ad esprimersi saranno i 20 presidenti dei rispettivi club di serie A.



“A campionato fermo faremo una scelta più ponderata”, riferiscono dagli ambienti del Palazzo milanese. In lizza per la poltrona di via Rosellini nomi “pesanti” tra i quali quello dell’attuale vicepresidente vicario Rosella Sensi. La numero uno dell’As Roma è stata indicata da più parti quale erede di Beretta in virtù dell’esperienza maturata in questi anni ai piani alti della Lega, ma non solo. A breve la Sensi lascerà il timone del club capitolino che, in una manciata di settimane, passerà alla cordata statunitense guidata da Thomas di Benedetto.



 

In corsa per la presidenza c’è anche una vecchia conoscenza come Franco Carraro che potrebbe tornare a sorpresa (ma neanche tanto) nella stanza dei bottoni della serie A. L’ex numero 1 di Coni e Figc, dimessosi dopo la bufera di Calciopoli, può contare sull’appoggio delle big Milan, Inter e Juventus, ma deve scontare anche la contrarietà di club come Catania, Genoa (“con lui niente rinnovamento”, ha detto Preziosi) e Cagliari. Restano poi le incognite legate ai voti delle romane: da una parte del Tevere c’è la Lazio, il cui patron Lotito non ha sciolto le riserve, dall’altra ecco la Roma i cui nuovi proprietari dovranno prendere posizione. Una spaccatura in assemblea sul nome di Carraro potrebbe essere un’eventualità tutt’altro che remota.

 

Una corsa a due? Chissà, c’è da giurare che nella gara alla poltrona più ambita le sponsorizzazioni politiche e le amicizie giocheranno un ruolo importante. La Sensi può contare sul legame di famiglia con il sottosegretario Gianni Letta (dal quale è stata ricevuta più volte negli ultimi mesi) che insieme ad Unicredit potrebbero spingere la primogenita Sensi al soglio di Via Rosellini. Se non fosse che Letta è anche amico di lunga data e sincero estimatore di Franco Carraro. La parola spetterà alla prossima assemblea di Lega.

 

(Marco Fattorini)