Sinisa Mihajlovic, tecnico di una Fiorentina attesa domani dall’anticipo di lusso con la Roma, durante la conferenza stampa trova tempo e modo di mettere a tema il caso Balotelli.
Super Mario, la cui espulsione rimediata contro la Dinamo Kiev giovedì sera ha vanificato il tentativo di rimonta del City e causatone la conseguente eliminazione dall’Europa League, vive un momento difficile come non mai.
Mario sogna il Milan, è stufo dell’Inghilterra e gli inglesi paiono stufi di lui: la stampa inglese lo bersaglia e gli stessi tifosi del City non lo amano.
Il famoso “I am not a bad boy”, con cui si presentò in conferenza stampa sembra rimasto sulla carta e le scuse non bastano più.
Lo stesso presidente Moratti, tante volte comprensivo col ragazzo, ha dichiarato gelido: “Il carattere è quello, non cambia.”
Ma Mihajlovic, vice di Mancini all’Inter ai tempi di Balotelli e legatissimo al tecnico di Jesi, non se la sente, dai microfoni dei giornalisti, di condannare il comportamento del giovane talento italiano: “il suo comportamento è anche la sua forza: sin da ragazzino, in ritiro, ha sempre mostrato poco rispetto per gli alti, ma lo dico in senso positivo perchè era uno che non si faceva mettere i piedi in testa”.
Certo, un carattere sicuramente “da limare” – come ci tiene a sottolineare Sinisa – ma in linea con l’età (20 anni) del ragazzo.
Crescendo si migliora, si diceva un tempo. E l’auspicio di Mihajlovic è proprio questo, che il ragazzo diventi più maturo in campo e fuori.
Ma il tecnico viola non risparmia una stoccata finale: “è andato in una grande scoietà, gli hanno dato una barca di soldi e pensando a quanto Mancini l’ha voluto a Manchester… direi che l’ha ripagato davvero poco.”
Mario è sempre più solo.
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