Si corre oggi una delle classiche della stagione del ciclismo italiano. Prende il via oggi la Milano Sanremo che arriva dopo la chiusura della Tirreno Adriatico che ha visto l’australiano Evans vincere. Abbiamo chiesto a Claudio Chiappucci, in esclusiva a ilsussidiario.net, un commento sulle attese per la stagione e un pronostico sulla corsa.

Chiappucci come vede questa stagione del ciclismo italiano? Quali saranno i protagonisti?

Vedo un corridore sopra tuttì gli altri. E’ Vincenzo Nibali, uno in grado di fare la differenza.

Quindi è lui il candidato a fare grandi cose in questo 2011? Può vincere grandi corse a tappe o classiche in linea di notevole importanza?

Nibali può fare veramente di tutto. Vincere sia al Giro, che al Tour, che nelle classiche di un giorno.

Dove si deciderà questa Sanremo secondo lei?

Dipende da tante cose. Certo se uno vuole fare la differenza deve partire da lontano. Penso che già il Poggio sia troppo vicino all’arrivo.. Bisognerebbe programmare un attacco già sul Turchino.Anche se di questi tempi si corre molto al coperto e si preferisce un ciclismo molto calcolatore.

Dei velocisti cosa pensa, da Cavendish a Freire, a Petacchi, possono anche loro vincere la Classica di Primavera?

Negli ultimi anni sono stati spesso loro i protagonisti della Sanremo. Credo però che Freire abbia qualche possibilità in più

Poi arriveranno le classiche del nord, come bisogna correrle per vincere?

All’attacco, cercando di essere sempre tra i primi. Sono corse dure, per veri protagonisti del ciclismo, non concedono sconti. Questa è la giusta mentalità per affrontarle nel migliore dei modi.

 

Dopo l’era Contador e’ iniziata l’era Andy Schleck?

No, non penso, credo che il corridore spagnolo sia destinato a primeggiare ancora per tanto tempo. Poi a me personalmente non piace il modo di correre sia di Andy, che di Frank Schleck.

 

Sembra che non le piaccia questo tipo di ciclismo moderno…

Si calcola troppo, si pensa esclusivamente a vincere. Non c’è più il ciclismo spettacolo che c’era una volta. Forse perché adesso non non ci sono più grandi fuoriclasse, quei campioni che ci avevano abituato alle imprese eroiche di questo sport.

 

Il ciclismo alla Claudio Chiappucci insomma…

Ho cercato di interpretare il ciclismo nel migliore dei modi, di viverlo secondo una mia impronta, una mia dimensione personale. Questo penso proprio che sia piaciuto ai tifosi.

 

Vede bene invece Bettini, commissario della Nazionale?

Ha finito da poco la sua carriera. Ha esperienza e conoscenza del ciclismo. Mi sembra che possa essere un commissario tecnico molto preparato. Poi il Mondiale è una corsa del giorno e ci vuole tanta fortuna per poterlo vincere…

 

Cosa pensa della vicenda Contador?

C’è tanta confusione. E tanta approssimazione. Non è possibile che passi così tanto tempo prima che venga emessa una sentenza definitiva.

 

E del problema doping nel ciclismo in generale?

Non ci sono le idee chiare anche qua. Nonostante i tanti controlli non si riesce a stabilire fino in fondo quale sia la verità. Penso che anche qui serva un salto di qualita’ per capire veramente come stanno andando le cose.

 

(Franco Vittadini)