Luis Moreno, calciatore del Deportivo Pereira, squadra colombiana, è finito nell’occhio del ciclone per aver ucciso con un calcio il gufo-mascotte della squadra avversaria, l’Atletico Junior, durante una partita. Il gufo per i padroni di casa aveva un ruolo simbolico, un po’ come l’aquila Olimpia per la Lazio.
Succede tutto quando l’uccello cade sul terreno di gioco dal tetto dello stadio, dove era ospitato, mentre la partita è in corso e viene colpito accidentalmente da una pallonata. Il gufo rimane a terra tramortito, l’arbitro sospende il gioco. Luis Moreno, difensore panamense degli ospiti, si avvicina e per spostarlo dal campo (lui dice “per vedere se poteva volare”) lo colpisce con un calcio. I tifosi di Barranquilla, città dove si giocava l’incontro, insorgono. In verità non una botta tremenda, ma fatto sta che il volatile ieri è morto in seguito al colpo ricevuto.
In Colombia l’episodio ha fatto insorgere gli amanti degli animali. Luis Moreno di è detto pentito, ma intanto è stato denunciato per maltrattamenti su animali dal Dipartimento federale dell’ambiente di Barranquilla: ora rischia sanzioni che vanno dalla multa a 45 giorni di carcere.
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