Una notte per decidere. Riccardo Garrone si sarebbe dato ventiquattr’ore per prendere una decisione dopo l’ennesima figuraccia della sua Sampdoria che ora rischia seriamente di retrocedere in serie B. Solo un punto infatti separa il Doria dall’inferno. Una notte per pensare, meditare e valutare anche, secondo quanto ha potuto apprendere ilsussidiario.net, la mossa, ultima e disperata, per smuovere l’ambiente: richiamare Mimmo di Carlo alla guida della squadra. Via dunque Alberto Cavasin che non ha legato con i giocatori e ha portato poco se non pochissimo, perdendo anche alcuni scontri con dirette concorrenti alla salvezza.



Il tecnico trevigiano a fine gara ha voluto mettere le mani avanti, come fiutando l’aria. «Il pensiero di essere mandato via non mi ha sfiorato: ma se devo dire la mia, sarebbe il peggio del peggio» ha detto ai microfoni di Sky Sport a fine gara. A Garrone poi hanno fatto male gli striscioni e alcuni cori contro di lui, segno di una frattura insanabile con la piazza blucerchiata che anche oggi aveva riempito lo stadio in ogni ordine di posto facendo sentire il suo calore anche quando il risultato era di due a zero per il Lecce.



Mimmo Di Carlo attende, meditando di valutare il ritorno solo all’arrivo di un’offerta ufficiale e con garanzie concrete. Al momento infatti non è dato a sapersi se il tecnico ciociaro decida di accettare o meno il ritorno. Ventiquattr’ore poi la decisione: continuare con Cavasin o richiamare Di Carlo. Tutto è in movimento e in evoluzione. L’unica certezza è che la Samp ora rischia. E tanto.

 

(f.mont)

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