Oggi andrà in scena, seppur con la formula dello “spezzatino” l’intera 34esima giornata di Serie A. Quando ormai mancano 5 turni al termine del campionato, ogni gara assume un valore decisivo. A tal proposito, abbiamo intervistato Franco Lauro, giornalista della Rai e conduttore di 90° minuto, il quale ha analizzato con noi i temi della giornata di campionato. “Oggi può essere un giorno decisivo per la corsa Scudetto. Immaginate come potrebbe scendere in campo il Milan (impegnato alle 19 a Brescia, ndr), sapendo che le sue più dirette inseguitrici impegnate alle 15, ad esempio, non abbiano vinto. La partita con il Brescia è un testacoda delicato, perché le Rondinelle hanno fame di punti e necessità di conquistarne ovunque, anche contro la capolista, però non va sottovalutato che sia il Milan che il Brescia scenderanno in campo conoscendo i risultati raccolti dalle dirette rivali. Anche se in casa rossonera si nascondono, bisogna ammettere che domani la giornata può essere decisiva”.



Per quanto riguarda invece la corsa Champions: a suo avviso il duello si restringe a Lazio e Udinese o Juventus e Roma potranno ancora rientrare in virtù del loro organico forse superiore?

Io dividerei la corsa Champions in due tronconi e cioè la lotta per il terzo posto, che dà l’accesso diretto alla Champions e quello per il quarto posto, che vale i preliminari. Per quanto riguarda il terzo posto, vedo decisamente favorite Napoli ed Inter, anche per il vantaggio di punti, ma lo scontro diretto in programma alla penultima giornata potrebbe favorire le inseguitrici: Lazio e Udinese hanno ancora delle chance. Per il quarto posto è chiaro che il tutto sembra un duello tra Lazio e Udinese, anche perché la Roma non mi sembra in grado di infilare il filotto che le servirebbe. Idem per la Juve…



L’eventuale piazzamento può essere decisivo per il futuro di Leonardo, Del Neri e Montella?

In un’ipotetica classifica con al primo posto chi ha più chances di essere confermato e all’ultimo posto chi ne ha meno, piazzerei i tre allenatori proprio così. E’ chiaro che il piazzamento finale sarà molto importante, ma potrebbe non essere decisivo. Leonardo potrebbe conquistare l’accesso diretto alla Champions e magari riuscire a portarsi a casa la Coppa Italia: io reputo possibile una sua riconferma. Anche Del Neri ha ancora qualche chances, specialmente se dovesse riuscire a centrare la Champions, ma si sono fatti tanti nomi sul futuro tecnico della Juve… Per quanto riguarda Montella,invece, vedo difficile una riconferma. Poi, è chiaro, se riuscisse a dare una sterzata vincendo tutte le partite da qua alla fine il discorso cambierebbe. Attendiamo di vedere come andrà a finire.



Passiamo alla lotta salvezza: secondo lei la Sampdoria rischia davvero e il derby con il Genoa potrebbe essere decisivo per dare qualche ulteriore stimolo alla squadra o, al contrario, rischia di diventare la condanna?

Io credo che se gli stimoli una squadra non li ha quando si trova al terzultimo posto, non li avrà mai. Credo che non serva il derby per far tirar fuori ai blucerchiati carattere, grinta e voglia di punti. La Sampdoria domani avrà una grande opportunità di ritrovare la vittoria affrontando un Bari che è tenuto in A solo dall’aritmetica. E’ vero che i pugliesi non stanno regalando nulla ed hanno voglia di chiudere bene la stagione, specie davanti al proprio pubblico, ma di fronte alla furia che dovrebbe animare i blucerchiati, la voglia di chiudere dignitosamente il campionato dei baresi potrebbe pesare meno…

 

E’ di stretta attualità la tematica sui diritti televisivi: c’è chi condivide l’idea di dividerli equamente tra tutti i club e chi, al contrario, sostiene che dovrebbero essere premiate le big perché, oltre a meritare maggiormente gli introiti poiché in possesso di un maggiore bacino d’utenza, hanno il dovere di difendere i colori italiani all’estero.

Non so come andrà a finire, ma so che c’è in ballo il futuro del calcio italiano. Posso dire che quello al quale stiamo assistendo è stato il campionato più equilibrato degli ultimi 10-15 anni, ma bisogna trovare una chiave per far girare bene il tutto. L’industria del calcio, in Italia, rientra tra le 10 più ricche ed anche l’economia del Paese dipende molto dal calcio. Di conseguenza, tutte le parti dovranno riunirsi per capire quale sia la direzione migliore e seguirla. L’obiettivo è quello di rendere tutti i club italiani più competitivi, ma anche di permettere ai club chiamati a confrontarsi all’estero con le grandi d’Europa di poterlo fare a buon livello per tenere alta la bandiera italiana.

 

(Renato Maisani)