Ritorna la Champions League. Alle porte due semifinali dall’indubbio fascino; da una parte Schalke 04-Manchester United, dall’altra Real Madrid-Barcellona. Nel primo caso è fin troppo facile parlare di un classico scontro Davide contro Golia; nel secondo abbiamo di fronte a noi il ‘derby del mondo’, il doppio Clasico più atteso della stagione, dopo quelli ammirati nella Liga e nella Coppa del Re. Due partite, dunque, che si preannunciano cariche di gol ed emozioni; ed ai nostri club, ahiloro, toccherà guardarle in poltrona. Con il collega di Sport Mediaset Pierluigi Pardo abbiamo analizzato in modo particolare la prima delle due semifinali in programma, quella tra lo Schalke e lo United. L’andata si gioca stasera alla Veltins Arena di Gelsenkirchen.



Pardo, che partita sarà questa tra lo Schalke, autentica rivelazione della Champions ed i Red Devils? E’ davvero un match scontato come sembra, vista la disparità delle forze in campo?

No, non credo che sia così scontato. C’è un dato che fa riflettere: il Manchester ha un bilancio molto negativo con le squadre tedesche, essendo sempre stato eliminato negli ultimi 4 doppi scontri contro di loro. Poi le tedesche, più vanno avanti in una competizione, più diventano insidiose. Certo, lo Schalke è appena decimo in campionato, come valori assoluti non c’è gara ma in due partite può davvero succedere di tutto.



Quali sono, secondo lei, le migliori armi a disposizione delle due squadre?

Sicuramente il Manchester ha più forza esplosiva mentre lo Schalke può contare sul morale, che è molto alto, e sul fatto che in fondo non ha molto da perdere. La squadra di Rangnick cercherà di tener vivo il discorso-qualificazione in vista del ritorno. La mentalità di Ferguson è invece quella di cercare sempre il gol quando si gioca la prima fuori casa. Forse per lo Schalke anche uno 0-0 può essere un buon risultato per la gara di andata anche se sarà comunque difficilissimo passare al ‘Teatro dei sogni’ (l’Old Trafford, ndr).



Schalke-Manchester è anche lo scontro tra due stelle di prima grandezza quali Raùl e Rooney. Qualcuno ha parlato addirittura di ‘Raùl League’…

E’ una definizione che mi trova perfettamente d’accordo. Raùl ha siglato la bellezza di 71 reti in questa competizione ed è il vero trascinatore, l’elemento aggiunto, che ha contribuito a far crescere tutto lo Schalke. Rooney invece è uscito da un brutto 2010, con l’infortunio alla caviglia dell’Allianz Arena, un Mondiale molto deludente e via dicendo. Adesso è ritornato al top e prevedo una bellissima contesa tra lui e lo spagnolo.

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Passando a temi di mercato, il Manchester sta cercando di reperire il miglior erede possibile per Van der Sar. Tra i nomi c’è quello di Buffon: è un affare possibile?

A dire la verità, mi pare che la prima scelta degli inglesi sia De Gea, il portiere dell’Atletico Madrid. Su Buffon ci sono alcuni dubbi sulle sue condizioni fisiche poi, chiaramente, come giocatore non si discute. Io vedo molto più probabile un Buffon alla Roma, credo che anche come ambiente sia una soluzione più adatta a lui.

 

Un giocatore dello United che interessa alle italiane è Nani, si parla di uno scambio con Sneijder…

  Credo che sia solo una chiacchiera di mercato. E’ vero che Sneijder piace molto a Ferguson ma non so se si realizzerà o meno l’affare. Poi, francamente, sono due giocatori completamente diversi. L’olandese è più completo anche se non ha disputato la sua miglior stagione mentre Nani è più un esterno d’attacco, molto bravo negli spunti in velocità.

 

Nello Schalke ci sono, a tuo avviso, dei giocatori da consigliare alle italiane?

Io prenderei sempre Raùl… (ride, ndr). Nel complesso lo Schalke punta sulla forza del collettivo; secondo me, ad eccezione dello spagnolo, non ha grandissimi giocatori. Sì, ci sono i vari Farfan, Jurado, Metzelder, che sono dei buonissimi elementi e non costano nemmeno tanto; sono obiettivi ideali per le italiane, che purtroppo difficilmente possono permettersi di portare a casa un Cristiano Ronaldo… Il nostro calcio ha perso la centralità di una volta, quindi, non potendo acquistare dei campionissimi, deve ‘accontentarsi’ di gente di livello medio o medio-alto, tranne casi straordinari come l’arrivo di Eto’o. Tornando allo Schalke, per me, dopo Raùl, c’è Neuer, che è un gran portiere ma l’ha già preso il Bayern Monaco. Resterebbe Huntelaar, un giocatore che, a mio giudizio, meritava altre chances. Il Milan l’ha sbolognato un po’ troppo in fretta; probabilmente potrebbe far meglio in una squadra con minori pressioni, penso ad una Fiorentina o un Palermo.

 

(Alessandro Basile)