L’Inter è nel momento cruciale della propria stagione: falliti i due appuntamenti più importanti, quelli contro Milan e Schalke 04, la squadra nerazzurra si trova ad un bivio cruciale, divisa tra la volontà di combattere fino alla fine per dimostrare di essere ancora una volta i più forti(nonostante il campionato stia sfuggendo di mano e la Champions sia persa) oppure di ritenere chiusa un’epoca e pensare alla squadra come un qualcosa da rifondare.



I giornali hanno parlato di “fine di un ciclo” riferendosi all’ultima settimana nerazzurra e anche Gianluca Rossi, noto opinionista in quota nerazzurra, aveva ammesso in una nostra intervista esclusiva: “Parlare di fine di un ciclo mi sembra un po’ prematuro innanzitutto perchè, piaccia o meno, l’Inter quest’anno ha già vinto due trofei (SuperCoppa Italiana e Mondiale per Club n.d.r) e poi mi sembra ovvio che nel calcio non si possa vincere all’infinito. Se poi per “fine di un ciclo” intendiamo fine di una certa squadra dico di sì, ma questo era già stato messo in conto”. Una squadra quindi da svecchiare (l’età media è superiore ai 29 anni) e rimotivare, dopo i successi dello scorso anno.



E partendo dal mister che, evidentemente, non sarà Leonardo: non perchè non goda della stima del patron nerazzurro, ma perchè il brasiliano venne acquistato nell’ottica di un progetto di mercato, per fare il direttore generale, perchè era ed è un uomo di calcio di respiro internazionale. Come lo stesso Gianluca Rossi ha aggiunto: “Quando è stato preso c’era l’esigenza di colmare un vuoto in panchina: con Benitez non si poteva andare più avanti avendo rotto con la squadra e allora Leonardo è stato preso anche per fare l’allenatore, ma in quel preciso momento lì”. Ma quel momento lì è finito.



Ora si punta forte in Spagna e i due nomi che circolano sono sempre i soliti: Mourinho e Guardiola. La prima ipotesi è più romantica e assumerebbe i contorni del ritorno a casa del figliol prodigo, la seconda è la più praticabile e realistica. Pep verrebbe di corsa a Milano: a Barcellona ha già vinto tutto e l’ipotesi di rifare l’enplein con un’altra grande lo esalta.

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Capitolo giocatori. Uno dei primi acquisti per la prossima stagione potrebbe essere Montolivo, centrocampista che a 26 anni si dice pronto a lasciare Firenze per una big del nostro calcio, alla ricerca di un salto di qualità che lo consacri nell’Olimmpo del calcio: l’unico problema per gli uomini di mercato nerazzurri sembra essere costituito dall’intersse che anche Milan e Juve hanno dimostrato verso il centrocampista viola, per cui si presuppone una corsa a tre di lunga durata.

Il secondo nome forte che circola nella Milano nerazzurra è quello di Carlitos Tevez: non è infatti un mistero che l’Apache riscuota da tempo le simpatie del patron nerazzurro Moratti, che già in passato aveva sondato il terreno con il giocatore e le società proprietarie del cartellino per portarlo a Milano.
Tevez, attualmente al Manchester City, vorrebbe cambiare aria a giugno, a stagione finita, e avrebbe già trovato un accordo di massima con la società inglese per liberarsi, ma la valutazione del cartellino, di circa 50 milioni di euro, impone un ragionamento serio a riguardo.

Discorso a parte per Sanchez: il giocatore cileno dell’Udinese lascerà sicuramente Udine alla fine della stagione perchè le offerte giunte anche da oltremanica alla famiglia Pozzo sono difficialmente rimandabili al mittente. L’Inter è stata chiara: i soldi ci sono ma, se si riuscisse ad inserire qualche giovane promessa nella trattativa per diminuitre l’esborso di soldi, la società di Corso Vittorio Emanuele preferirebbe. Sanchez vorrebbe l’Inter e l’Inter vuole Sanchez: il discorso si chiuderà probabilmente al termine del campionato.