Angelo Zomegnan (direttore del Giro d’Italia) e Michele Acquarone (direttore di Rcs Sport) hanno dovuto prendere ieri sera una decisione che probabilmente non avrebbero voluto prendere: il Giro va avanti. Senza feste, cerimonie, bande musicali o quant’altro: si va avanti per rispetto del corridore che non c’è più e per onorarne la memoria. La squadra di Wouter Weylandt ha deciso di continuare il proprio giro d’Italia (il d.s. Guercilena aveva detto ieri “i ragazzi sono liberi di fare come si sentono”) anche per dare seguito alla richiesta del papà del ciclista morto, il quale aveva detto: “Devono andare avanti, nel nome di mio figlio”.
Stamattina, verso le ore 10.00, La Leopard-Trek ha comunicato agli organizzatori del Giro che sarà al via della tappa di oggi: “Lo faremo per ricordare Wouter” dicono. Prima della partenza (Genova-Livorno) verrà osservato un minuto di raccoglimento e poi tutti in pista per una tappa che, in gergo, si chiama “neutralizzata”, il che vuol dire che tutte le squadre, in accordo con gli organizzatori, hanno preso la decisione di correre i 216 km della tappa. I chilometri del percorso verranno divisi virtualmente in settori e ogni team guiderà il gruppone per 10 chilometri. L’ultima squadra a portarsi in testa al gruppone sarà la Leopard-Trek, che taglierà il traguardo in linea, come avvenne al team Motorola in seguito alla morte di Fabio Casartelli nel 1995 al Tour de France.
I corridori andranno quindi a passo ridotto, per rispetto del loro collega e del dolore dei suoi famigliari.
La corsa rosa riparte oggi da Genova Quarto dei Mille dopo la morte di Wouter Weylandt a seguito della caduta costatagli la vita durante la discesa di Passo del Bocco nel corso della tappa di ieri Reggio Emilia-Rapallo.
Angelo Zomegnan, direttore generale del Giro d’Italia, a proposito della tappa di oggi, aveva comunicato nella conferenza stampa di ieri che sarebbe stata lasciata ai corridori “la libertà di interpretare a loro volontà la tappa. Qualsiasi scelta faranno la rispetteremo”.
E i corridori hanno scelto.



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Come leggiamo oggi sulle pagine della Gazzetta dello Sport sono molti i corridori che hanno voluto ricordare Weylandt. Contador (“è una notizia bruttissima, che tinge a lutto tutta la famiglia del ciclismo”), Nibali (“La sua morte è surreale. Ciao Wouter”), Ivan Basso (“Riposa in pace, Wouter”) e Armstrong (“sono scioccato e triste”) sono solo alcuini dei tantissimi corridori che si sono uniti alla famiglia in questo tragico momento.



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